venerdì 27 settembre 2024


09/03/2018 07:42:45 - Manduria - Attualità

L’intervento dell’avv. Pietro Nicolardi

 

La proroga della validità della Valutazione dell’Impatto Ambientale accordata senza che fossero stati riascoltati i pareri di tutti gli interessati agli effetti dell’opera e la concessione delle autorizzazioni per eseguire i lavori di interramento dei collettori che collegheranno Manduria all’area del depuratore consortile.

Sono i due provvedimenti che il ricorso al Tar di Lecce, elaborato e depositato dagli avvocati Pietro Nicolardi e Cosimo Manca per conto dell’associazione “Italia Nostra”, mira a inficiare.

«Con il ricorso, puntiamo ad ottenere dapprima la sospensiva e, quando si entrerà nel merito, anche l’annullamento degli atti in questione» ha affermato l’avv. Nicolardi presentando, martedì sera, il ricorso alla stampa. «La Valutazione di Impatto Ambientale deve offrire una garanzia forte per la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Ha una validità di cinque anni. Scaduta, si è provveduto, in questo caso, a prorogarne la validità senza aver ascoltato nuovamente i pareri di tutti coloro che sono interessati al progetto. Ma dopo i primi cinque anni, potrebbero essersi modificate le condizioni che avevano portato, in origine, al parere favorevole all’opera pubblica espresso nella Valutazione di Impatto Ambientale».

E’ sembrato di capire, insomma, che secondo i ricorrenti sarebbe stato necessario riconvocare una conferenza dei servizi. Invece, la proroga della validità è stata concessa con un atto monocratico d’ufficio.

«Il secondo aspetto del ricorso riguarda invece la legittimità delle autorizzazioni inerenti i lavori di interramento dei collettori, che interessano numerose strade che ricadono nel territorio di Manduria» ha aggiunto il legale, che poi non è entrato molto nel merito tecnico del ricorso. «Dovremmo avere un primo pronunciamento del Tar di Lecce entro la metà di aprile».

Su specifiche domande, l’avv. Nicolardi ha espresso il proprio parere sulla competenza del ricorso da parte del Tar di Lecce e sulla possibilità che altri enti pubblici (magari i Comuni interessati), possano costituirsi nel ricorso con un intervento ad adiuvandum.

«Il Tar di Bari e quello di Lecce sono comunque parte integrante del Tar Puglia. Per quanto riguarda la costituzione in giudizio di altri enti, la possibilità c’è».

Alla conferenza stampa sono anche intervenuti l’avv. Cosimo Manca e i rappresentanti di Italia Nostra Aldo Cosma e Antonio Saracino.

«Le spese di questo ricorso sono state sostenute dai nostri associati e da altri cittadini» hanno ricordato Cosma e Saracino. «Noi non abbiamo certezze sul suo esito, ma almeno abbiamo fatto un tentativo di tener testa all’arroganza del potere dell’AQP».











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