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25/03/2018 11:34:21 - Manduria - Attualità

Sinora allestita la mostra sulla Seconda Guerra Mondiale. Rettificato, in parte, il bando per l’affidamento in gestione della struttura

 

Sarà inaugurato mercoledì prossimo, alle ore 11, il nuovo museo civico e, più nello specifico, la sezione dedicata alla Seconda Guerra Mondiale. Il museo (che sarà poi ampliato con una sezione archeologica e con una sull’arte antica e sull’artigianato artistico) è stato allestito nel primo piano dell’ex convento delle Servite, i cui ambienti sono stati ristrutturati e arredati con fondi europei e comunali

Ad annunciarlo il commissario straordinario Francesca Adelaide Garufi, che nei giorni scorsi ha intanto modificato il bando di selezione delle associazioni interessate a gestire il museo. La dott.sa Garufi ha accolto alcuni dei rilievi avanzati da associazioni e operatori culturali del posto. Il primo dei quali riguardava la presenza all’interno dell’associazione cui sarà affidato il museo civico, come requisito vincolante, di un esperto di cultura e storia ebraica e di non prevedere, al contrario, altri profili come archeologi o guide.

«Considerato che nell’ambito della concezione del “museo diffuso”, stante la prossimità del palazzo delle Servite in cui è ubicato lo stesso, con il cosiddetto “ghetto ebraico” e la relativa sinagoga, in onore anche alla concittadina Elisa Springer, si era ritenuto di dare respiro alle attività programmatorie e di sviluppo del citato museo, nell’ambito di un contesto più ampio comprendente la citata parte storica della città».

Giustificazione che però non cancella le perplessità. In quel museo, infatti, saranno esposti anche i reperti della civiltà messapica che non trovano spazio nell’altro museo, quello già attivo nell’ex convento degli Agostiniani. Risultava incomprensibile l’assenza, come requisito prioritario, di un archeologo, anche considerando la vastità delle testimonianze dell’epoca messapica nella nostra città.

La dott.ssa. Garufi, in ogni caso, ha opportunamente deciso di modificare così quel passaggio.

«Presenza nello staff di gestione di risorse umane con profili professionali afferenti i servizi gestionali del bene culturale in oggetto, acquisiti anche attraverso attività di guida presso musei e/o attrattori analoghi, nonché almeno due soggetti di comprovata capacità e conoscenza della lingua inglese».

Con questa nuova modifica si è fatto chiarezza anche su altri due aspetti.

«Questa Amministrazione intende procedere all’affidamento per anni uno (eventualmente prorogabili, su espressa e motivata facoltà esercitata unilateralmente da parte dell’Amministrazione comunale per un periodo di pari durata) dei servizi di gestione di cui all’oggetto».

Il secondo è quello dei requisiti di capacità professionale. Nella delibera si chiarisce che «è richiesta l’iscrizione alla Camera di Commercio per l’esecuzione di servizi simili a quelli oggetto della procedura; nel caso di soggetti per i quali non è richiesta iscrizione alla CCIAA, autodichiarazione che attesti il possesso di capacità professionale per l’esecuzione di servizi simili a quelli oggetto del bando».

Mercoledì, intanto, aprirà i battenti, ma il museo sarà poi concretamente fruibile solo quando sarà stata individuata l’associazione che dovrà aver cura di gestirlo e di valorizzarlo.











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