venerdì 27 settembre 2024


12/04/2018 08:18:14 - Manduria - Attualità

I consiglieri regionali del M5S chiamano in audizione gli assessori competenti

 

«Depuratore di Manduria e Sava, non c’è più tempo: pretendiamo un crono programma».

I consiglieri regionali del M5S chiamano in audizione gli assessori competenti.

Una infrazione comunitaria, un rischio sanitario crescente per ogni giorno che passa e addirittura mancate autorizzazioni di allacciamento alla rete idrica per alcuni cittadini di Manduria. Sono solo alcune delle disastrose conseguenze, ricordate dai consiglieri penta stellati, del protrarsi infinito della questione del depuratore consortile di Sava-Manduria.

Marco Galante, Antonella Laricchia e Cristian Casili hanno già depositato una richiesta di audizione urgente in V Commissione permanente dell’assessore all’Ambiente, dell’assessore ai Lavori Pubblici e del dirigente del relativo Dipartimento.

«Non c’è più tempo» dichiarano i cinque stelle. «Adesso vogliamo conoscere nel dettaglio le soluzioni tecniche previste dall’ultima versione del progetto concordato con gli amministratori locali, i tempi di avvio e di realizzazione degli interventi previsti sulla questione del Depuratore consortile di Sava–Manduria e, nel contempo, scongiurare possibili rischi sanitari per la popolazione favorendo le pratiche di riuso delle acque reflue».

«La questione del depuratore consortile di Sava-Manduria» aggiunge Marco Galante, «va avanti ormai da anni. Dopo l’incontro tenutosi in Prefettura a Taranto il 24 luglio scorso sembrava si fosse arrivati ad un punto di svolta. Tuttavia ad oggi non si hanno ancora notizie in merito allo stato di avanzamento del progetto. Esiste un evidente rischio sanitario e ambientale derivante dal continuo protrarsi dell’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo impianto dato che il Comune di Sava non è attualmente dotato di rete fognaria e del relativo recapito, mentre quello di Manduria risulta servito da un impianto non pienamente a norma con scarico diretto nel sottosuolo».

A sostegno delle ragioni della richiesta di audizione, la notizia secondo cui Acquedotto Pugliese avrebbe negato ad alcuni cittadini di Manduria l’allacciamento alla rete idrica e fognaria, ponendo come base di tale diniego proprio la situazione di stallo concernente i lavori per il progetto del depuratore consortile.

«Chiediamo che gli assessori regionali all’Ambiente e ai Lavori Pubblici, nonché il direttore del Dipartimento Ambiente» conclude Galante, «possano essere auditi con la massima urgenza al fine di fornire ai cittadini precise delucidazioni sullo stato dei lavori, proprio in virtù dell’enorme disagio che le popolazioni di Sava e Manduria vivono ormai da troppi anni».











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