venerdì 27 settembre 2024


19/05/2018 09:17:06 - Manduria - Attualità

E’ un’associazione no profit di promozione sociale, culturale e territoriale finalizzata al sostegno della ricerca scientifica

 

E’ intitolata a Mimmo Puglia, un cittadino manduriano scomparso pochi mesi fa a causa di una patologia ancora oggi incurabile, ed è un’associazione no profit di promozione sociale, culturale e territoriale finalizzata al sostegno della ricerca scientifica. Presentata nei giorni scorsi, ha già in cantiere un progetto finalizzato a stimolare vitalità e ricerca di soluzioni utili al miglioramento della qualità della vita.

Nel corso della cerimonia inaugurale, ospitata dall’hotel Corte Borromeo, hanno relazionato diversi esponenti del settore sanitario locale. Hanno partecipato anche due rappresentanti dell’AIRC, Gaetana Abruzzese e Candy Fasano, le quali hanno sottolineato i benefici che si possono trarre dal supporto alla ricerca medica. Sono inoltre intervenuti il dott. Pesare e il dott. Moccia dell’ASL di Taranto per delineare gli scopi e le attività condotte nei settori della prevenzione e del monitoraggio dello stato di salute del territorio, mettendo in luce le strade percorribili dal cittadino.

«Il progetto dell’associazione “Mimmo Puglia” è incentrato sulla ricerca delle migliori soluzioni possibili in termini di qualità e benessere del tessuto sociale, il che si traduce in proposte culturali, sociali, sportive e di intrattenimento finalizzate alla raccolta fondi destinata alla ricerca medica pro AIRC» è riportato in una nota della stessa associazione. «L’associazione non intende porsi in concorrenza con le altre realtà già esistenti, bensì collaborare, creando una rete di partner e privati che cooperino integrando le proprie competenze per contribuire allo sviluppo anche del territorio.

Dunque sensibilizzare la popolazione alla ricerca scientifica rimane l’obiettivo primario e creare sinergia tra le eccellenze locali può diventare uno strumento per raggiungerlo.

L’aggregazione sociale è il fulcro della vitalità a cui si aspira e l’associazione si propone come un “laboratorio di relazioni” in cui il coworking possa diventare il motore delle attività proposte, tramite le quali si cercherà di supportare gli studi competenti e specifici dei ricercatori AIRC».

L’associazione, aperta alle collaborazioni di chiunque intende impegnarsi nel settore, annuncia che a breve saranno attivi i canali di comunicazione ufficiali attraverso i quali saranno anche esplicitati i risultati delle attività e delle donazioni in assoluta trasparenza.

La risposta in termini di presenze dei concittadini è stata buona. Un ottimo punto di partenza su cui scommettere per la riuscita del progetto.











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