venerdì 27 settembre 2024


20/07/2018 06:54:03 - Manduria - Attualità

Si sollecitano interventi immediati

 

L’ente pubblico non interviene per assicurare condizioni di sicurezza in una delle vie più trafficate durante l’estate (è l’arteria che conduce a Maruggio e, poi, a Campomarino) e, purtroppo, continuano a verificarsi altri incidenti stradali.

A rilanciare la richiesta di un intervento celere, alla luce dei rischi che corrono pedoni e automobilisti, è il direttivo del comitato di quartiere “San Giovanni Bosco”. Attraverso una lettera aperta indirizzata alla commissione straordinaria, ritorna a richiamare l’attenzione sui tanti problemi del quartiere, compresa questa priorità: i rischi di incidenti in via per Maruggio.

«“Le cahier de dolance”del nostro beneamato Comune si infittisce sempre di più di episodi incresciosi a svantaggio della collettività!» è la premessa della lettera aperta del comitato di uno dei quartieri più popolosi della città messapica. «Nelle ore mattutine di uno dei giorni scorsi, via per Maruggio è stata teatro di un ennesimo incidente a causa della segnaletica poco chiara posta lungo la suddetta via, che trae in inganno chiunque percorra per la prima volta tale tratto di strada. Più volte il comitato di quartiere “Don Bosco”, rappresentato dal presidente Giuseppe Tatullo, si è recato presso gli uffici preposti a reclamare la conclamata situazione di disagio».

I riscontri, evidentemente, sono stati negativi. Eppure il comitato di quartiere “San Giovanni Bosco” rappresenta con costanza i problemi del rione da diversi anni a tutte le autorità (amministrazioni elette dai cittadini o commissari straordinari) con regolarità.

«Il comitato ha descritto con dovizia di particolari tale condizione in una relazione indirizzata alla commissione straordinaria, presieduta dal dott. Vittorio Saladino» ricorda il direttivo del comitato di quartiere “San Giovanni Bosco”. «Tale relazione è un sunto di tutte le criticità rese note dai cittadini che quotidianamente manifestano il loro malcontento per le condizioni di vita precarie in cui versano: strade dissestate, illuminazione a tratti assente, piazzette incolte e segnaletica confusa.

Più volte, sia la dott.ssa Garufi che altri funzionari del Comune, hanno formulato promesse assicurando il sicuro intervento presso le zone rese note grazie alla summenzionata relazione. Si spera, infine, che tale situazione» si conclude la lettera aperta, «possa trovare il suo epilogo e che si possa garantire uno “status vivendi” idoneo a vantaggio della cittadinanza tutta».











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