venerdì 27 settembre 2024


05/08/2018 07:27:36 - Manduria - Attualità

La tomba sarà ricoperta. Le testimonianze archeologiche sembrano diventate un pesante fardello…

 

“Il passato bussa, ma il presente dorme ..”

Anche la tomba a fossa rettangolare con controfossa, priva dei lastroni di copertura, venuta alla luce in via Mandorle d’Oro sarà ricoperta. Il passato continua a bussare, proprio come rimarcato sui social, ma il presente dorme.. Nonostante le rassicurazioni della Soprintendenza Archeologica sulla propria pagina facebook (“Sarà un vero piacere poter smentire il suo catastrofismo!” come risposta a chi, già qualche ora dopo il rinvenimento di questa tomba, preannunciava che sarebbe stata ricoperta come tutte le altre), anche quest’altra splendida testimonianza della civiltà messapica ritorna prontamente nell’oblio.

Eppure era una tomba differente rispetto a tante altre sepolture venute alla luce in quell’area. Presentava pareti intonacate e dipinte, mentre la cornice superiore mostrava un motivo a meandro continuo realizzato nei colori rosso e blu, di finissima fattura. Ma enti e istituzioni varie continuano a mostrare grande insensibilità rispetto all’illustre passato.

Certo, per valorizzare le tante tombe che vengono alla luce c’è bisogno di consistenti risorse economiche, che non ci sono né nelle casse del Comune, né in quelle della Soprintendenza. Ma in questa città, a nostro avviso, manca da anni la propensione a puntare su un patrimonio che sarebbe una fantastica attrattiva per il turismo per dodici mesi all’anno, completando un “paniere” contenente già numerose offerte.

Ci chiediamo, ad esempio, a cosa serve ogni anno finanziare con contributi pubblici decine e decine di manifestazioni, da gennaio a dicembre, se poi la gente che arriva a Manduria non ha la possibilità di apprezzare le bellezze e le testimonianze storiche? Già, chi arriva a Manduria trova il parco archeologico chiuso, tranne rarissime eccezioni (concessioni ad associazioni di promozione turistica, che però devono protocollare una richiesta in tal senso con consistente anticipo) e non può visitare il museo allestito nell’ex convento degli Agostiniani di sera, ma anche nelle giornate di sabato e di domenica.

Eppure, da quel che ci consta, al Comune erano arrivate due proposte di gestione per cinque mesi del parco archeologico, che, per non chiari motivi, non sono state tenute in considerazione. Accogliendo la migliore, non solo si sarebbe data l’opportunità ai turisti di visitare una delle bellezze più esclusive della Puglia, ma, al tempo stesso, ci sarebbero stati dei ricavi sia per la cooperativa, sia per il Comune.

Associazioni che sarebbero state disponibili, con una turnazione, a tenere aperto il museo di sera, oppure nelle giornate di sabato e di domenica. Ma a Manduria il presente continua a dormire..











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