lunedì 23 settembre 2024


20/08/2018 07:05:56 - Avetrana - Attualità

In attesa del pronunciamento del Tar (l’udienza è fissata il 5 settembre), interviene nuovamente Italia Nostra

 

«Si doti il territorio di due depuratori: il primo a Sava, ammodernando poi quello di Manduria».

In attesa che il Tar di Bari si esprima sulla richiesta di sospensiva sulla cantierizzazione dell’impianto di depurazione in contrada Urmo (l’udienza è stata fissata per il 5 settembre prossimo), il comitato di Avetrana di Italia Nostra torna a ribadire la propria posizione in questa vertenza. Non prima di aver esposto una premessa sull’identità della politica.

«Nel Sud la perdita dell’identità della politica è assai significativa, vuoi per ragioni locali che nazionali. Abbiamo invece bisogno di politici di spessore per operare il riscatto che tutti aspettiamo da sempre, ma che è di là da venire: da anni perdiamo molti giovani che vengono mantenuti nei loro studi dalle famiglie del Sud» l’opinione di Italia Nostra.

«Quei pochi che rimangono sono meno istruiti e fanno del loro meglio: non investimenti di grande respiro, ma solo piccole opere strategiche però con lo scopo quasi sempre di soddisfare il proprio interesse. Non si agisce per il bene comune ma si ostenta la propria visibilità e proprio comodo.

Si creano opere con scarse possibilità occupazionali e, possibilmente per la propria “parrocchia”, ma che danneggiano, d’altra parte, il tessuto economico e la qualità della vita del paese.

Alcune Amministrazioni vicine alla nostra hanno eseguito il recupero di strutture che rappresentano la memoria storica dei nostri paesi: le cosiddette “tagliate”. A pochi km da qui c’è S. Giorgio Ionico, che da queste strutture recuperate ne ricava risorse economiche per la propria collettività. Li zuccaturi, lu zueccu (l’unico attrezzo per tirare fuori i cocci tufati) rappresentano il cordone ombelicale con il passato e per l’occasione le tagliate di S. Giorgio Ionico diventano nuovi spazi per attività creative e per manifestazioni folcloristiche nonché spettacoli a cielo aperto coinvolgendo tutta la popolazione. In Avetrana ci sono quelle più estese della provincia di Taranto e forse anche di tutta la Regione, e cosa è stato fatto?».

Poi il discorso si sposata sul depuratore.

«Per quanto riguarda il depuratore a Urmo, speriamo che l’Amministrazione comunale non abbia perso il treno per inserirsi nel ricorso al TAR, che è il fatto più importante per bloccare l’inizio della costruzione dell’impianto.

D’altra parte, però, continua la strategia strumentale del sindaco di Avetrana, che cerca con qualche articolo sulla stampa solo la sua visibilità, continuando ad indicare il sito Serpenti già bocciato definitivamente dal Consiglio comunale di Manduria a giugno 2017, mentre poi si cerca con il consigliere regionale di indorare la pillola del “mostro” localizzato a Urmo. che nel tempo dai nostri amministratori è stato sottoscritto come sito definitivo.

Noi crediamo invece che vada presa la decisione di proporre con forza la vera soluzione alternativa: depuratore nuovo a Sava sulla via per Francavilla (c’è il sito, lo scarico e il tronco della fognatura) e ammodernamento del depuratore di Manduria. I forti risparmi di denaro pubblico devono essere spesi per portare da subito l’acqua potabile alle marine da Chidro a Torre Colimena e progettare la fognatura delle stesse marine con scarico nel depuratore di Avetrana. I tempi sarebbero molto ristretti (18/24 mesi).

Questo è quello che le popolazioni vogliono, ne siamo convinti. E anche se ogni Comune ha l’Amministrazione che si merita, con un sussulto di dignità da parte di tutti le cose cambiano e come se cambiano! Noi confidiamo nella buona stella».











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