lunedì 30 settembre 2024


08/01/2010 09:44:59 - Manduria - Attualità

Deus Caritas Est

Una notizia da prima pagina e da caratteri cubitali per un mandato ricco di buoni propositi, che rende il servizio al prossimo, protagonista esclusivo della propria missione pastorale. Onore al merito dunque a mons. Franco Dinoi, ed alla parrocchia tutta, la Chiesa Matrice del nostro comune, intitolata  alla SS. Trinità, che alla vigilia del varo di un progetto di autentica carità cristiana, brilla oltre che per la sua austerità architettonica anche per la concretezza del suo operato.
C’è dunque un grande fermento spirituale ed una più che comprensibile umana emozione in questi ultimi giorni nella comunità famiglia della casa d’accoglienza di Manduria, collocata tra Frà Pietro Rasea e via XX Settembre, all’altezza del numero civico 111, sede delle Opere Parrocchiali, dov’è cominciato il countdown alla rovescia che traghetterà l’intera comunità al 14 gennaio, giorno a partire dal quale sarà attivo lo
Sportello Informativo.
La parrocchia, conosciuta per la sua proverbiale attenzione ai bisogni materiale e spirituali delle fasce più deboli, e già da diversi mandati dei parroci che si sono avvicendati, intende rispondere con maggiore vigore alle esigenze degli indigenti della nostra cittadina, che possono già contare da alcuni anni su forme di aiuto concrete  quali quelle poste in essere dalla Casa di Accoglienza gestita sempre dalla parrocchia, e che fa fronte quotidianamente alle necessità dei poveri attraverso la mensa, dal Banco Alimentare che provvede a dare sostentamento a 60 famiglie seguite, nello specifico, dal referente don Daniele Giangrande, ed ultimo, ma non per questo meno importante, la possibilità del “prestito della speranza”alle famiglie bisognose, da restituire a particolari condizioni, assicurato da apposite banche, per iniziativa della CEI.
Ora, un ulteriore passo avanti con lo sportello informativo, il cui modus operandi si ispira, come affermato dallo stesso mons. Franco Dinoi, al pensiero di san Vincenzo de' Paoli, che affermava: “che il bene bisogna farlo bene”, per rispondere con dignità, continua il parroco, alle necessità della persona, partendo sempre e comunque dal rispetto del principio della carità, Dna della chiesa, per continuare con quello della sussidiarietà nel campo sociale, ponendo cioè le istituzioni religiose accanto a quelle statali, per essere egualmente collaborative in quel grande impegno comune qual è appunto l'attenzione verso i più deboli.
Da qui la necessità di investire ulteriormente in progettualità pastorale, nel campo della carità, proprio con questo sportello, che ogni giovedì dalle 16 alle 19, nella sede della Casa di Accoglienza, offrirà agli utenti, accoglienza prima di tutto, ascolto a 360 gradi per tutte gli aspetti che riguardano la persona, analizzati e  valutati caso per caso, da un équipe di volontari, senza alterare lo spirito della chiesa, che fa dell’incontro con l’uomo-Cristo il terreno esclusivo della sua opera evangelica. A questi spetterà il compito di dare una soluzione, per quel che è possibile, concreta ai problemi illustrati dall’utenza, individuandone gli enti preposti e facilitandone eventualmente la relazione, i percorsi da attivare per il riconoscimento di eventuali diritti spettanti per legge, facendo della parrocchia strumento importante di comunicazione e di dialogo con  le
istituzioni soprattutto per quanti non sanno come orientarsi nei meandri di una burocrazia, che rende sempre più difficile la già difficile vita dei bisognosi, sempre
più vittime della solitudine, in balia di sé stessi e senza alcun punto di riferimento.
Anche la parrocchia si riserva ulteriori piccoli interventi che restano il diretto riflesso di una Comunità che vive e si sostiene di carità, innestando principalmente la sua azione sull’ascolto interiore degli interessati, poiché un sacerdote tale è quando compie la sua
missione, individuando nel momento più intimamente solenne della vita di relazione della chiesa attraverso i suoi pastori, quelle povertà morali spesso più urgenti di quelle materiali.
La parrocchia, non una monade, ma centro di una collaborazione ampia tra le istituzioni presenti sul territorio per poter fotografare, analizzare, censire, conoscere il nostro comune, nell’unico interesse di quel meraviglioso miracolo compiuto da Dio Creatore: l’uomo. A Mons. Franco Dinoi, al suo vicario parrocchiale, don Daniele Giangrande,
referente del Banco Alimentare, al referente della Casa di Accoglienza sign. Nino Ponno, alla Comunità della SS. Trinità, espressione di un corpo associativo ricco ed animato da autentico spirito missionario l’augurio dello scrivente, esprimendo il pensiero dell'intera Manduria, della redazione di Manduria Oggi, per un Duc in altum carico di speranza.

Mimmo Palummieri










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