martedì 24 settembre 2024


12/11/2018 19:55:56 - Provincia di Taranto - Attualità

«A distanza di due anni dall’approvazione del regolamento, a Taranto non è stato ancora attivato il servizio della riabilitazione e dunque i minori che hanno ricevuto la diagnosi e il Piano di Assistenza Individuale dall’apposito Centro»

 

«Intendiamo esprimere la nostra vicinanza e solidarietà ai genitori di quaranta bambini/ragazzi con diagnosi dello spettro autistico che vivono a Taranto per la grave situazione che si trovano ad affrontare e cioè l'assenza di una struttura  riabilitativa specifica che è prevista dalla normativa regionale coerente con le Linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità che prevede i "livelli essenziali di assistenza" L.E.A. La definizione del fabbisogno e dei requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali, istituisce tra l'altro il Centro Socio-Educativo e Riabilitativo Diurno (con l'art. 60 quater del reg. reg. n. 4/2007 che disciplina tutto il settore politiche sociali).

La normativa regionale ha fatto sperare alle famiglie tarantine di poter finalmente contare su cure specifiche, precoci e intensive per i loro figli con la garanzia che sono state classificate come L.E.A.

Purtroppo a distanza di due anni dall'approvazione del regolamento, a Taranto non è stato ancora attivato il servizio della riabilitazione e dunque i minori che hanno ricevuto la diagnosi e il Piano di Assistenza Individuale dall'apposito Centro, non possono effettuare alcun percorso riabilitativo specifico. Ci è stato segnalato che la cooperativa "LOGOS", che da anni opera sul territorio erogando servizi specifici nel trattamento delle patologie connesse allo spettro autistico ed ispirate al metodo ABA, rischia di chiudere. Una di queste mamme scrive: "Il perdurare di questa situazione comincia purtroppo a produrre effetti devastanti: a breve quaranta bambini/ragazzi autistici rimarranno senza trattamenti riabilitativi specifici, finora assicurati dalla Logos e ritorneranno nel limbo dell'improvvisazione e dei compromessi terapeutici."  Per tali motivi, queste famiglie si recheranno a Bari presso la sede del Consiglio regionale convocato martedì 13 mattina.

I Verdi di Taranto non vogliono entrare nel merito delle procedure di gara per la gestione del suddetto Centro o di autorizzazione e/o accreditamento (tutte questioni di competenza della Regione) ma sostengono la richiesta di ben quaranta famiglie di avere finalmente accesso ai servizi previsti dalla legge a vantaggio dei soggetti con questa diagnosi.  Si tratta inoltre di avere particolare riguardo verso le famiglie più fragili dal punto di vista economico.

Ci rivolgiamo dunque al Presidente della Regione Puglia nella sua qualità di Assessore alla Salute affinché i quaranta minori di Taranto possano finalmente usufruire di un Centro Socio-Educativo e Riabilitativo Diurno, come previsto dal Regolamento 9/2016 della regione Puglia.

Federazione Verdi Taranto











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