venerdì 27 settembre 2024


02/12/2018 11:50:26 - Manduria - Attualità

«E’ destituita di ogni fondamento la preoccupazione circa il mantenimento della condotta sottomarina a servizio dell’agglomerato di Sava e Manduria»

 

Il direttore del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia ePaesaggio della Regione Puglia, Barbara Valenzano, interviene per puntualizzare alcuni aspetti del progetto del depuratore consortile inerenti il recapito finale dei reflui sanificati.

«Dagli atti del procedimento autorizzatorio unico regionale, emerge che nulla è variato rispetto alle previsioni recate dalla D.G.R. 1150 del 2017 con cui la giunta ha deliberato di modificare il sistema di scarichi e di recapito finale individuato per l’agglomerato di Sava e Manduria rispetto al Piano di Tutela delle Acque» rimarca l’ing. Valenzano. «Ove ciò dovesse occorrere, si ribadisce che il sistema di scarichi e quello relativo al recapito finale prevedono l’eliminazione della condotta sottomarina, il riuso integrale dei reflui depurati ai sensi del DM 185/2003, l’assenza di scarico continuo in battigia, la previsione di scarico sul suolo in trincee disperdenti per gli eventuali eccessi e di scarico di emergenza in caso di piogge brevi e intense, come naturalmente avviene per tutti i bacini marino-costieri».

L’ing. Barbara Valenzano si sofferma ulteriormente sulle decisioni dell’ultima conferenza di servizi.

«Il parere reso dalla Sezione Risorse Agricole era finalizzato a verificare le modalità di gestione dei reflui nella loro interezza: a tal proposito, AQP, in tale sede, è da un lato impegnato a revisionare i bilanci di massa e dall’altro, e di conseguenza, ha proceduto a ritirare l’istanza precedentemente inoltrata, impegnandosi, nel contempo, a presentare una nuova domanda che contempli le indicazioni e le prescrizioni emerse nel corso del procedimento da tutti i soggetti intervenuti e dello schema di scarico già condiviso dal Ministero dell’Ambiente.

Le modifiche al progetto che AQP dovrà proporre sono funzionali alla definizione di una proposta migliorativa finalizzata al recupero dei reflui, tesa a massimizzare i volumi riutilizzati, individuando, anche in coordinamento con il Consorzio di Bonifica dell’Arneo, idonee vasche di accumulo e soluzioni strutturate per consentire il riutilizzo di una risorsa quanto mai preziosa, nell’ottica dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, in termini di tempi e di costi di gestione».

 











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