martedì 24 settembre 2024


17/11/2008 00:00:00 - Manduria - Politica

 

La base dei Popolari-Udeur di Mandria in rotta di collisione con il commissario provinciale Lillo
 
«Io fuori dai Popolari-Udeur? Sinora non ho ricevuto alcuna comunicazione scritta dal partito. E, in ogni caso, il problema è un altro: è la base di iscritti e attivisti di Manduria che non condivide la linea che il commissario provinciale Lillo intende imporre. La riprova? Alla cerimonia di inaugurazione della sede di Manduria di venerdì sera non c'era nessun manduriano...».
Il consigliere comunale Vincenzo Dimitri replica all’annuncio della sua estromissione dai Popolari Udeur. La notizia è stata ufficializzata dal commissario straordinario di questo partito, Aldo Lillo, venerdì sera.
«Il gruppo di Manduria dei Popolari-Udeur, fra i più numerosi ed organizzati della provincia di Taranto, non condivide la linea che Lillo intende imporre: il problema è tutto qui» spiega il consigliere comunale Vincenzo Dimitri. «Questo gruppo si è distinto, nel corso dell’ultima legislatura Comunale, per le regole democratiche scelte e sempre rispettate: ogni decisione è stata sempre assunta, collegialmente, dopo aver coinvolto la base. Così facendo, il partito, che abbiamo iniziato a guidare prima delle elezioni Comunali (quando quasi non esisteva), è cresciuto. Abbiamo conquistato una rappresentanza in Consiglio Comunale e, nel corso della legislatura, abbiamo anche ricoperto importanti incarichi in giunta. Poi non abbiamo più condiviso il modo di amministrare dell'attuale coalizione di governo e, quindi, si è scelto di stare fuori dall'esecutivo. Già questa scelta, inizialmente, è stata un motivo di attrito con Lillo, il quale voleva invece spendersi per rientrare a far parte della giunta, nonostante il parere contrario della base».
Dimitri si sofferma, poi, sugli umori del gruppo manduriano.
«Non sono solo io a non accettare la linea, molto poco democratica, di Lillo. Faccio solo qualche esempio di gente più in vista del nostro partito: il vice commissario provinciale dei Popolari Udeur, il dott. Favia, ha lasciato questa carica dopo pochi giorni per lo stesso motivo; l’ex assessore Lucia Stefanì ha deciso anch’ella di allontanarsi del partito. Insomma, un gruppo compatto per quasi quattro anni rischia di sfaldarsi in poche settimane... Un motivo ci deve pur essere. E questo stesso motivo ha indotto tutti gli attivisti manduriani a disertare la cerimonia di inaugurazione della sede di Manduria dei Popolari-Udeur».
La “scintilla” della discordia sarebbe scoccata nel corso di una riunione assembleare.
«In quella riunione, che doveva sancire l’avvio del tesseramento (in due giorni avevamo raggiunto quasi 40 tesseramenti: tutti liberi e spontanei), Lillo ha mancato di rispetto ai presenti. Molti dei quali, io compreso, hanno abbandonato la riunione. Francamente non ho compreso, sin dall'inizio, la sua linea: il primo provvedimento che ha adottato è stato il commissariamento delle due sezioni (quella di Manduria e di Sava) che meglio funzionavano in tutta la provincia. Ma non sarebbe stato più logico iniziare a seminare nei comuni in cui l'Udeur non c’è più? Mi risulta, ad esempio, che a Taranto manchi una sede provinciale...».
Il consigliere comunale ribadisce il proprio gradimento dei valori e dei principi socialdemocratici dei Popolari-Udeur.
«Finchè non mi arriverà la notifica scritta del provvedimento (con le motivazioni) io continuerò a far parte dei Popolari-Udeur e a impegnarmi per la crescita di questo partito. Col nostro modo, genuino, di far politica: fra la gente e con la gente».










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