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15/01/2010 07:19:58 - Provincia di Taranto - Politica

Anche con le rassicurazioni del Pd del sostegno leale, Boccia si ritira

Il Pd a tarda notte ha sciolto le riserve: in Puglia si faranno le primarie. Bisognerà soltanto aspettare, quindi, che Francesco Boccia dica se è disposto a sfidare il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Finora (anche ieri sera)  ha ribadito il suo "no" e un altro "no" alle primarie è quello del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. 
La decisione del Pd, comunque, è una importante novità giacché potrebbe sbloccare questa lunga fase di toto-candidato, almeno in seno al Centrosinistra. Fino a questa mattina, infatti, il Centrosinistra e il Centrodestra contavano, assieme, 6 aspiranti candidati presidenti di Regione per un solo scranno: due in capo al Centrosinistra (al momento, sono in corsa Nichi Vendola e Francesco Boccia) e ben quattro nel Centrodestra (Adriana Poli Bortone di “Io Sud”, il magistrato Stefano D’Ambruoso, il capogruppo Pdl Rocco Palese e il vice-segretario regionale del Pdl, Antonio Distaso). 

Il Pdl dovrebbe decidere il 20 gennaio. Il condizionale è d'obbligo perché oggi, al super-vertice a Palazzo Grazioli, è stata trovata una intesa pure sulla Campania ma per il candidato “pugliese” non s'è trovata ancora una soluzione.
«Nessuna persona sana di mente può essere disponibile a candidarsi alle primarie in queste condizioni». Così Francesco Boccia, uscendo da Montecitorio, ha commentato le dichiarazioni di alcuni esponenti pugliesi di Area Democratica che hanno annunciato di non volerlo sostenere alle primarie per la candidatura delle regionali. «E' evidente – ha detto il parlamentare – che c'è un problema politico serio con Area Democratica, che c'è una minoranza del partito che ha giocato a sabotare il lavoro mio e del segretario regionale Blasi».
BOCCIA – “A queste condizioni non mi candido”
Boccia cita l’intervista di Minervini e le dichiarazioni di Capano e Grassi, tutti esponenti di Area Democratica: «stasera - ha riferito – eravamo a buon punto per la raccolta di firme in vista dell’assemblea di sabato, poi sono partiti i missili. Francamente vedo una parte del partito che sta lavorando per costruire le primarie, e l’altra per renderle impraticabili; una parte del partito preferisce una coalizione più piccola a guida non Pd, e un’altra che vuole una coalizione grande a guida Pd. Ora si capiscono le posizioni di quanti nei giorni scorsi chiedevano a gran voce le primarie: per boicottare il nostro lavoro».
«Sabato – ha detto ancora Boccia – sarà opportuno parlare di politica e di quale coalizione vogliamo costruire. Ma nessuna persona sana di mente può essere disponibile a candidarsi alle attuali condizioni. Qualcuno – ha concluso – deve dimostrare se è iscritto al Pd o a Sel».










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