Espresso l’auspicio che si intervenga prima dell’estate
Per il team di “SkyScanner”, San Pietro in Bevagna è fra le 15 spiagge più belle d’Italia.
“Torri costiere, grande divertimento e prezzi contenuti fanno della costa tarantina una destinazione perfetta per una vacanza di mare perfetta, in famiglia o con gli amici”, è riportato nella motivazione.
Ma i problemi sono sempre tanti. Alla vigilia di una nuova stagione estiva, anche quest’anno il comitato “Io amo San Pietro in Bevagna” invia una lettera alla Comune (e, quindi, alla Commissione straordinaria, al Comando della Polizia Municipale e ai responsabili dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Manutenzione), per segnalare i problemi e per auspicare un intervento teso a risolverli prima dell’arrivo dei turisti.
«Nella frazione di San Pietro in Bevagna c’è la necessità di effettuare interventi per migliorare la vivibilità e la viabilità» è riportato nella missiva. «Non è la prima volta che vi segnaliamo, ad esempio, la necessità di installare dei dissuasori di velocità su un tratto della via che congiunge Manduria a San Pietro, precisamente dal rondò all’altezza di masseria Marina fino alla piazza centrale. Tale via viene utilizzata da alcuni automobilisti indisciplinati come autodromo, con i rischi del caso: ricordiamo che si sono verificati già due decessi e si segnalano decine di incidenti ogni anno.
Un’altra strada “a rischio”, perché sprovvista di tali dispositivi, sebbene sia un raccordo principale che attraversa il centro cittadino, è la strada che abbraccia l’ingresso del “centro commerciale Chidro”, fino a “Torre Borraco” (SP122).
Segnaliamo inoltre, da svariati anni ormai, la mancanza di illuminazione su tutta la litoranea (SP122): vi diamo come riferimento la pista ciclabile del fiume Chidro, in direzione Torre Borraco.
Poi vi sono alcune strade (via Isole Eolie, via Fellone, via delle Viole, via Isola di Pianosa, via dei Ginepri, via Sardegna, via della Sapienza, via della Fortuna, via della Felicità), in cui risiedono delle famiglie non solo nel periodo estivo, ma anche nel resto dell’anno: ebbene, queste vie sono prive di illuminazione pubblica.
Purtroppo una mancanza di programmazione per questa frazione, palese e sotto gli occhi di tutti, si tramuta conseguentemente in emergenze.
Il nostro auspicio è che questa comunicazione, come è accaduto negli ultimi anni, non rimanga giacente nei cassetti di qualche scrivania. Si trovino delle soluzioni, perché un problema non risolto oggi, lo ricordiamo per l’ennesima volta, diventano due domani».
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