«Non ci sono stati doppi giochi o altro. Sono caduti i presupposti per caratterizzare la lista con la discontinuità e con i volti nuovi»
Fabiola Molendini era la candidata a sindaco in pectore della lista alternativa a quella 
dell’Amministrazione uscente. E’ lei a spiegare le motivazioni alla base della decisione di non presentare una lista.
«Ci siamo ritrovati svuotati di gente motivata “giovane politicamente”» scrive nel proprio profilo facebook. «Man mano che passavano i giorni e le settimane, ci ritrovavamo dall’essere in tanti fino ad essere sempre meno, poi nuovamente tanti e poi, inspiegabilmente, nuovamente in numero esiguo.
Sta di fatto che gente che dapprima dava la propria disponibilità, successivamente, dopo appena 24 ore, si dichiarava indisponibile, senza offrirci alcuna spiegazione.
A quel punto, in ultima ipotesi, non vi nascondo che abbiamo anche ipotizzato l’ingresso in lista di volti già noti alla politica del nostro paese, che, con orgoglio nostro e loro, ci hanno da sempre sostenuto, guidandoci con la loro esperienza amministrativa e di vita. Ma sarebbe venuto meno il nostro progetto iniziale, quello di creare una la lista del cambiamento e non ce la siamo sentita di tradirlo.
Sono rammaricata, dispiaciuta, delusa dalla mancata possibilità di dare una svolta e un’alternativa. Ma non potevamo tradire il nostro pensiero comune. Lungi da me e da tutto il gruppo il pensiero di voler mandare il nostro Comune allo sbando o al commissariamento.
Non traggo alcuna conclusione, nè mai condannerò nessuno, ma questa è l’amara verità. Lascio agli altri giudizio e conclusioni.
La situazione, per il nostro paese, è giá molto seria di per sè. Invito dunque tutti alla riflessione.
Concludo ringraziando tutti coloro che in questa, nonostante tutto, significativa esperienza, si sono impegnati con tutto il cuore affinchè questo progetto andasse in porto, oltre ad avermi incitata ad andare avanti, supportata, apprezzata e soprattutto sopportata».
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