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13/05/2019 10:16:07 - Manduria - Attualità

L’atto, sottoscritto da Francesco Di Lauro per Azzurro Ionio, è stato elaborato dall’avv. Claudio Linzola

L’associazione Azzurro Ionio, rappresentata dal presidente Francesco Di Lauro, diffida la Regione Puglia a proseguire i lavori per la realizzazione del depuratore consortile.

Nell’atto giudiziario, approntato dall’avvocato lombardo Claudio Linzola, si indica una serie di inadempienze rilevate nell’iter del progetto.

«L’articolo 9 del T.U. 8.6.2001, n. 327, stabilisce che il vincolo preordinato all’espropriazione ha la durata di anni cinque e che solo entro il predetto termine può essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera» fa rilevare, in premessa, l’avvocato Linzola nell’atto sottoscritto da Francesco Di Lauro. «Inoltre, l’articolo 27 bis del codice ambiente impone e scandisce il procedimento per l’ottenimento dell’autorizzazione unica ambientale relativa ai progetti delle opere, sia private che pubbliche, che richiedono la VIA regionale, e prevede quali siano gli effetti del provvedimento autorizzatorio unico regionale».

Dopo queste premesse, nell’atto di diffida si rimarca come «la genesi del progetto per l’impianto di depurazione degli agglomerati in esame si colloca nell’anno 2005 ed il progetto è stato formalmente approvato nel 2009; i lavori, per un segmento soltanto dell’intero sistema di depurazione, sono stati avviati soltanto nella metà del mese di aprile 2019; il P.T.A. è stato approvato dal Consiglio regionale nell’anno 2009 e, dunque, sono passati quasi 10 (dieci) anni dalla sua approvazione; non è stato approvato il progetto unico dell’opera, di cui all’articolo 27 bis del codice ambiente; il vincolo preordinato all’espropriazione, apposto dal P.T.A. del 2009, come ha affermato AQP, è ampiamente decaduto, essendo trascorsi abbondantemente più di cinque anni dalla sua approvazione; addirittura è dubbio, in realtà, che sia mai stato approvato il vincolo preordinato all’espropriazione, non essendovi alcun ri-chiamo in alcun atto dell’intero procedimento delineatosi nel corso degli anni».

Per queste e per altre motivazioni inserite nell’atto giudiziario, l’associazione Azzurro Ionio chiede «l’assunzione dei provvedimenti necessari ad evitare la prosecuzione dei lavori attualmente in corso» e «la sospensione e l’archiviazione di qualsiasi altro procedimento in corso relativo al sistema di depurazione delle acque dell’agglomerato di Sava-Manduria-marine di Manduria che non sia assoggettato preventivamente a Valutazione di impatto ambientale».











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