domenica 22 settembre 2024


29/05/2019 09:57:23 - Manduria - Politica

Sul gradino più alto del podio sale il Movimento 5 Stelle, con il 27,4%, che però perde quasi il 20% dei voti ottenuti alla Camera lo scorso anno

 

Una valanga di consensi per la Lega: nella città messapica ha ottenuto il 25,67% dei voti. Un manduriano su quattro, insomma, ha scelto di concedere la propria fiducia al partito del vice premier Matteo Salvini.

Sul gradino più alto del podio sale il Movimento 5 Stelle, con il 27,4%, che però perde quasi il 20% dei voti ottenuti alla Camera lo scorso anno, mentre guadagna il 6,38% rispetto alle Europee del 2014.

Sono i dati più rilevanti del risultato delle Europee 2019 a Manduria, città commissariata da quasi un anno e mezzo per lo scioglimento del Consiglio comunale legato alla crisi politica prima e per un’ipotizzata infiltrazione mafiosa nella macchina amministrativa di Palazzo di Città poi. Senza candidati locali in lizza, gli elettori hanno valutato e votato le proposte politiche nazionali dei vari partiti. Ebbene, l’exploit più vistoso è proprio quello della Lega, che lo scorso anno, alle Politiche, aveva ottenuto solo 828 voti, pari al 5,3%. Cinque anni fa, alle Europee del 2014, poi, la Lega era praticamente inesistente: appena 45 voti, pari allo 0,43%.

Nel giro di poco più di dodici mesi, pur non essendoci stata un’attività politica in città, la Lega ha quintuplicato i propri consensi, passando dal 5,3% al 25,67%. Evidentemente è stato il carisma di Salvini a far breccia in un elettore manduriano su quattro. Voti che il Carroccio ha “pescato” soprattutto fra l’elettorato che, lo scorso anno, aveva preferito il movimento pentastellato, ovvero quello che registra la flessione maggiore se il raffronto viene fatto con la consultazione elettorale più recente. Flessione, in ogni caso, contenuta rispetto ai dati regionali: in Puglia i 5Stelle si sono attestati al 26,3%, cioè l’1,1% in meno rispetto a Manduria, e nazionali (17,1%).

Rispetto alle Politiche del 2018, sembra esserci stato un travaso di voti da Forza Italia (13,15%) a Fratelli d’Italia (9,23%). Nel marzo dello scorso anno, Forza Italia ottenne il 21% e i Fratelli d’Italia il 4%.

Fra gli altri partiti più importanti, il Pd cresce rispetto alle Politiche dello scorso anno (dall’11,44% al 16,31%), ma accusa un’emorragia di voti rispetto alle precedenti Europee (-18%).

Tutti gli altri partiti non hanno superato la soglia del 4%. Si sono avvicinati di più i Verdi, che hanno ottenuto il 2,48%. Male +Europa, che si ferma al 2,09%.

PREFERENZE – Il candidato più suffragato dagli elettori manduriani è stato Matteo Salvini, con ben 1.011 preferenze. Staccatissimo il secondo classificato, ovvero l’ex ministro Raffaele Fitto, il quale, candidatosi con Fratelli d’Italia, ha ottenuto 438 preferenze. Seguono, nell’ordine, Andrea Caroppo (Lega) con 428; Massimo Paolucci (Pd), con 418, Silvio Berlusconi (Forza Italia), con 410; Rosa D’Amato (M5S) con 405, Elena Gentile (Pd) con 312, Chiara Maria Gemma (M5S) con 256, Aldo Patriciello (Forza Italia) con 250; Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) con 246, Ivan Stomeo (Pd) con 206, Albert De Giglio (M5S) con 148 e Barbara Matera (Forza Italia) con 109.











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