mercoledì 25 settembre 2024


03/06/2019 08:56:47 - Manduria - Attualità

La testimonianza di Salvatore Alberto Spina

Ieri, intorno alle 6 del mattino, a bordo di un natante a vela, sbarcavano, sulle spiagge di Marina di Manduria, località Torre Colimena, 73 soggetti di probabile nazionalità pakistana, tutti uomini, di cui 19 probabili minori.

I migranti, provati dal viaggio ma in buone condizioni generali di salute, venivano intercettati dalle pattuglie della Compagnia Carabinieri di Manduria. venendo dapprima condotti presso lo stadio comunale di Avetrana e successivamente trasferiti presso l’hotspot di Taranto.

Immediate indagini consentivano ai militari di rintracciare, su una strada provinciale, due scafisti di nazionalità ucraina,  successivamente sottoposti a fermo di indiziato di delitto disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto e condotti presso il carcere del capoluogo jonico.

Oggi, alle ore 10.30, presso il Comando Provinciale CC di Taranto, nel corso di una conferenza stampa, saranno resi noti ulteriori dettagli e sarà anche proiettato un video che documenta le fasi dello sbarco.

Vi proponiamo, intanto, il racconto di Salvatore Alberto Spina, uno dei volontari che ieri mattina è stato impegnato nel garantire una degna accoglienza ai migranti.

«Pensavo dovesse essere una domenica come le altre» scrive Salvatore Alberto Spina nel proprio profilo Fb. «Poi è arrivata una chiamata. E questa domenica si è trasformata in qualcosa di molto diverso. Cose ed eventi che sembrano tanto lontani, che toccano sempre “altri”, all’improvviso hanno fatto irruzione nella mia vita, nella nostra comunità. Abbiamo dato una mano, seppur piccola, ad affrontare questa emergenza che nessuno si aspettava. Ma, cosa più importante, è stato guardare negli occhi l’angoscia e la speranza. Io non so se queste persone avranno un futuro in Italia o altrove, non so cosa accadrà alle loro vite. Di questo si occuperanno le autorità (che sono subito intervenute in ogni loro componente). Noi, da Cittadini Italiani (con le lettere maiuscole) abbiamo fatto quello che bisognava fare. E se c’era un motivo per ricordare a tutti il senso di questa festa della Repubblica, beh, oggi questo motivo è stato più che palese. Perché è questo ciò che siamo e la storia e la nostra natura non si possono cambiare. Doveva essere una festa della Repubblica come tante altre e si è trasformata in un evento che mi ha emozionato, mi ha impressionato e mi ha segnato. Buona Festa della Repubblica a tutti gli Italiani».











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