lunedě 23 settembre 2024


28/01/2010 07:16:25 - Provincia di Taranto - Politica

Antonio Scalera rimarca le ripercussioni che si avranno sulla prossima stagione turistica

     
«In questi giorni gli organi d’informazione del nostro territorio dedicano grande attenzione ad un problema molto preoccupante che non poteva essere certo sottaciuto: l’erosione delle coste della nostra splendida riviera.  Le mareggiate di dicembre e dei giorni scorsi, che hanno devastato decine di chilometri di arenile che vanno dallo Jonio all’Adriatico, hanno evidenziato l’aggravarsi di questo problema che corre il rischio di inghiottire le nostre spiagge, un patrimonio naturale che va gelosamente protetto e custodito.  I danni sono così gravi, che molti imprenditori, rappresentanti e gestori di stabilimenti balneari temono serie ripercussioni sulla prossima stagione turistica. L’Unione di Centro si unisce, in modo convinto e consapevole, a queste legittime preoccupazioni. A breve, sono già previsti sopralluoghi di verifica nelle zone più colpite da parte dei competenti Assessori provinciali e regionali. Certamente, la soluzione offerta a questo problema non potrà limitarsi al tentativo di ripristinare i litorali utilizzando sabbia di riporto. E’ ormai evidente che non è più possibile operare con soluzioni-tampone: è necessario, invece, procedere al più presto ad una seria programmazione di interventi strutturali, che trovi tempi certi e rapidi di soluzione.   Non a caso gli operatori del settore chiedono con forza di passare al più presto dalle parole ai fatti: ci sono in gioco interessi economici e naturalistici rilevanti per il nostro territorioche, già colpito da altre crisi di settore (si pensi all’agricoltura, ad esempio), non potrà certo perdere .  Accanto alle misure urgenti, a parere dell’Unione di Centro, è quindi necessario impegnare gli adeguati  finanziamenti provenienti dai fondi europei già disponibili per intervenire -al più presto- in modo risolutivo e decisivo. Gli interventi  potranno essere programmati sulla base di buone prassi già realizzate in altri territori: si pensi, ad esempio all’utilizzo di barriere sommerse.   L’utilizzo di questa tecnologia, caratterizzata dall’ecocompatibilità di barriere artificiali, è stata già realizzata (oltre che in altre parti d’Italia) proprio nel Golfo di Taranto, nel Mar Grande, negli anni 1999-2000, a sud dall’arcipelago delle isole Cheradi, conseguendo ottimi risultati come la salvaguardia dei litorali dalle erosioni, il ripopolamento di ricche e diversificate associazioni floro-faunistiche marine, la difesa della fascia costiera dalla pesca a strascico, con interessanti prospettive di promozione del turismo subacqueo e delle attività ricreative della pesca.   Proposte –queste- che meritano di essere esaminate con attenzione.  Proposte che favoriscono la ricerca di soluzioni condivise a  problemi comuni. Proposte che vogliono anche essere un metodo di lavoro –fondato sulla partecipazione- di cui la nostra comunità ha sempre un grande bisogno».
 
Antonio Scalera

capogruppo consiliare UDC Regione Puglia                               











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