mercoledì 25 settembre 2024


24/08/2019 08:26:02 - Manduria - Attualità

Nuova vendemmia: è prevista ottima qualità e una flessione nella quantità

Il Primitivo di Manduria è secondo, in Italia, fra i vini che, nel 2018, hanno registrato un incremento di consumi nella penisola: +21%. Al quarto posto un’altra eccellenza del territorio salentino: il Negramaro, con +15%.

Sono estremamente incoraggianti i dati relativi al prodotto di maggior pregio della zona. Arrivano alla vigilia della nuova vendemmia, le cui previsioni sono ottimali: qualità eccellente e quantità, come accade sempre in questi casi, in ribasso (-15%).

A fornire questi dati, nel giorno che ha segnato il via alla corsa alla raccolta dei grappoli bianchi di uve di Chardonnay, è Coldiretti Puglia.

«La vendemmia 2019 in Puglia, partita con circa 10 giorni di ritardo, si stima produrrà tra i 9 e i 10 milioni di ettolitri di vino e qualità ottima» rende noto Coldiretti Puglia in occasione della “prima” della vendemmia di uve bianche nell’azienda agricola “Masseria Nuova” di Alfonso Cavallo a Sava.

«A dispetto del clima impazzito dei mesi scorsi e facendo i debiti scongiuri rispetto all’andamento climatico delle prossime settimane, le previsioni della vendemmia 2019 sono ottime, con una produzione nella norma e qualità straordinaria, in calo generalizzato del 15% rispetto al 2018» è il commento di Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. «Nutriamo forti aspettative, considerato che l’export è cresciuto in valore di un ulteriore 6,7% nel 2018, con un aumento del 5% per i vini Doc, per le IGP del 4% e del 6% per gli spumanti”».

La mappa provincia per provincia conferma l’annata vendemmiale positiva nella norma, con una produzione in calo del 15% rispetto al 2018 in Valle d’Itria per l’andamento climatico anomalo; per la provincia di Foggia, la stima Coldiretti Puglia risulta nella norma; in Salento, nell’area del Negroamaro, si stima un calo del 15% a causa del clima pazzo e degli sbalzi termici; lieve calo, infine, nelle province di Bari e BAT, che non dovrebbe però superare il 5%.

A spingere il successo del vino italiano sono proprio le etichette che occupano i primi dieci posti della bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in valore durante l’anno, con 2 vini pugliesi nelle prime 4 posizioni. Nel tempo della globalizzazione, gli italiani – precisa Coldiretti Puglia – bevono “patriottico”, come dimostra il fatto che al secondo posto c’è il Primitivo pugliese (+21%) e al quarto posto il Negroamaro pugliese con un aumento del 15%.











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