martedì 24 settembre 2024


29/10/2019 08:45:34 - Provincia di Taranto - Attualità

Una nota del consigliere regionale manduriano

«Gli studenti tarantini,che sognano un futuro e una loro realizzazione personale attraverso un corso di laurea – quello in Medicina – che richiede notevoli sacrifici, e le loro famiglie, meritano rispetto. E non possono essere considerati mera merce di scambio tra atenei, oppure trofei da conquistare o ostentare per la campagna elettorale.

Non è possibile, infatti, che alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo anno accademico le matricole non abbiano più certezza su dove dovranno e potranno frequentare le lezioni, in uno stucchevole balletto di annunci, rassicurazioni, smentite, promesse, illusioni, delusioni. Perché andrebbero pure ricordati, e  considerati, non solo lo stress che questa ennesima, grottesca vicenda comporta, ma anche le difficoltà logistiche legate al reperimento di un alloggio (o del doverlo lasciare all’improvviso) per i non residenti e i fuorisede, e i costi aggiuntivi a partire dagli abbonamenti per i mezzi di trasporto, e il sostentamento materiale.

Il corso di Medicina a Taranto non era e non è un regalo, ma una vittoria del buon senso in una regione che presenta una drammatica carenza di medici, destinata a diventare una vera e propria emergenza nell’immediato futuro. Metterlo adesso in discussione, o contenderselo in una sorta di tiro alla fune tra enti e vari livelli di responsabilità, è vergognoso e rappresenta sia l’ennesima mortificazione per un territorio già penalizzato oltre ogni limite accettabile, che una sconfitta per la politica. La politica che ha senso solo se affronta e risolve i problemi delle persone, non se li crea o li utilizza in modo strumentale».











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