domenica 22 settembre 2024


17/12/2019 12:16:12 - Manduria - Politica

«A ridosso delle campagne elettorali, si avverte nei politici, soprattutto quelli di vecchia data, un bisogno sfrenato di recuperare una sorta di verginità morale, mediante il filtro magico della parola, che li renda nuovamente splendenti, quasi illibati, agli occhi dei cittadini, loro potenziali elettori»

 

«A ridosso delle campagne elettorali, si avverte nei politici, soprattutto quelli di vecchia data, un bisogno sfrenato di recuperare una sorta di verginità morale, mediante il filtro magico della parola, che li renda nuovamente splendenti, quasi illibati, agli occhi dei cittadini, loro potenziali elettori.

È pur vero che tale miraculum può avvenire in parte o in toto proporzionalmente alla capacità degli elettori di ricordare pregi e difetti (quelli che si vorrebbero d’emblée cancellare) di taluni pervicaci politici che ignari della mutevolezza dei tempi propongono vecchi ritornelli di pacificazione, alla stregua dell’antico adagio romano “volemose bene”. Una nota osteria romana presenta questa curiosa nota pubblicitaria, che mi ricorda certa politica locale:

Volemose bene non è solo il nome di un Ostaria, ma è per noi Romani nà filosofia.

Nun ne famo na questione de sordi, ma la voglia de sta tranquilli con la gente, godersi i piaceri della vita senza angosce, senza ansie e se c’è bisogno pure i dolori si, ma cor sorriso se te riesce.

A sto punto che te devo di, siediti a sta tavola e fatte coccolà perché un piatto de pasta e un bicchiere de vino te potranno solo che rallegrà!”.

Parafrasando, si vorrebbe con un bel bicchiere di vino (il nostro è anche buono) dimenticare comportamenti di vita politica (quelli di natura privata li lasciamo al confessionale…) poco coerenti con l’altezza di certi propositi od immaginare che parole, giudizi, sentenze dette e poi smentite nei crocicchi oscuri del “political scorrect” scivolassero via per ingiunzione papale, per il sopracitato giubileo della politica. Ma almeno fossero rispettati alcuni atti richiesti per l’indulgenza da Santa Romana Chiesa, così laicamente reinterpretati: il sacramento della riconciliazione (con sé stesso e la comunità), la ‘riconoscenza, del rendimento di grazie’ (eu-charistia) rivolto agli altri e non a sé stessi, la preghiera secondo le intenzioni della Santa Costituzione che impone moralità, credibilità, dedizione sincera e disinteressata allo Stato.

Bene intesi, nulla contro i vecchi politici! Non sono mai stato un rottamatore. Candiderei mio padre come Presidente della Repubblica con i suoi 85 anni di leale servizio alla famiglia e allo Stato.

La senescenza, però, conduce ad un bivio: ad essere o incalliti lestofanti o solidi maestri di vita!».











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