mercoledì 25 settembre 2024


09/01/2020 13:57:25 - Manduria - Attualità

L’elenco dei premiati e le motivazioni della giuria

Andrea Scialpi vince la sesta edizione del concorso “La strada dei presepi” promosso dalla Pro Loco di Manduria.

«Tanti i presepi visionati dalla commissione giudicatrice, una singolare ed eterogenea raccolta di composizioni che non esitiamo a definire vere e proprie forme d’arte popolare» afferma Domenico Sammarco, presidente della Pro Loco. «Sei sono stati i manufatti meritevoli di menzione speciale per avere espresso, con tecniche di difficile esecuzione o soluzioni inconsuete, tutta la magia della notte che ha cambiato per sempre il corso dell’umanità. Si va dalle statuine realizzate con materiali di riciclo ideate dal giovanissimo Francesco Spinzi ai gruppi scultorei finemente lavorati in legno di Antonio Brunetti, dalla Betlemme fedelmente riprodotta da Giovanni Pesare al paesaggio rupestre finemente dettagliato pensato da Giuseppina Dimitri. Ancora, a guadagnare le lodi della giuria sono stati Marco Dinoi, che ha ben reso l’operosità degli abitanti di un villaggio, e Nicola Tripaldi per la cura dei particolari architettonici e la minuziosa rappresentazione dello scenario».

Tre, invece, i presepi premiati.

«Al terzo posto si è posizionato l’articolato paesaggio rupestre materano interamente in cartone di Pietro Scialpi.  Al secondo posto si è classificata la ‘pluridecorata’ Rosanna Lopalco, ancora una volta salita sul podio grazie all’estesa e ricchissima ambientazione e alla significativa natività collocata allegoricamente tra le rovine di un tempio pagano, a testimoniare il trionfo del cristianesimo sul politeismo.

Articolato su sei livelli è infine il presepe di Andrea Scialpi, che si aggiudica il gradino più alto, un immaginifico abitato di grandi dimensioni interamente bianco all’interno del quale si svolgono realistiche scene di vita quotidiana.

Nella seconda categoria, quella delle chiese e delle associazioni, la Commissione ha deciso di attribuire una menzione speciale al presepe del Fonte Pliniano soprattutto per la sua ambientazione suggestiva e per l’importanza che il sito riveste nell’ambito del territorio, mentre al primo posto si posiziona il presepe della chiesa di Santa Lucia, presepe scelto come vincitore della categoria per l’originalità del materiale utilizzato (vetro lavorato artigianalmente) e la spiccata policromia che colpisce nella veduta d’insieme e lo rende particolare rispetto al presepe tradizionale».

MOTIVAZIONI PREMI CONCORSO PER PRIVATI

FRANCESCO SPINZI - MENZIONE SPECIALE

Il presepe di Francesco Spinzi segue le linee guida del pensiero green utilizzando materiale di riciclo ed oggetti che caratterizzano la nostra quotidianità.

I personaggi sono realizzati con fusti di bottigliette o contenitori di plastica rivestiti da piccoli ritagli di stoffa ricamata e colorata e da piccoli inserti in carta per la definizione dei dettagli. Lo scenario è stato composto assemblando scarti di lavorazione del legno, di diversa pezzatura, facilmente reperibili in una falegnameria.

L’ingegnosità e l’intimità con cui la scena è rappresentata colpiscono lo spettatore al quale giunge in maniera diretta la volontà dell’autore di rispettare un’antica tradizione che, nonostante la tenera età, sente già sua.

BRUNETTI, MENZIONE SPECIALE

Il Presepe è meritevole di menzione speciale data l’accuratezza nella scelta del materiale (legno) e la particolarità delle forme, ottenute dall’accostamento di varie tipologie di legno (e quindi cromatiche).  Colpisce l’insolita collocazione dei personaggi, che rendono il Presepe classico ma allo stesso tempo innovativo e contemporaneo.

GIOVANNI PESARE, MENZIONE SPECIALE

Il presepe merita la menzione speciale da parte della Commissione per l’ambientazione paesaggisticamente e cronologicamente attendibile; il concorrente ha voluto raffigurare un vero e proprio quadro palestinese d’epoca, con abitazioni generalmente basse e terrazzate e la caratteristica colorazione chiara delle pareti.

Il dettaglio che più colpisce è l’accuratezza nella resa della volta celeste, con l’alternanza del giorno e della notte e, soprattutto, con il passaggio della cometa.

GIUSEPPINA DIMITRI, MENZIONI SPECIALI – GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE

Presepe che colpisce per la sua estensione; molto ricercata la cura dei dettagli: è notevole la presenza di agrumeti e orti in miniatura (con cavoli e zucche). Spicca la presenza di una piccola pressa per la lavorazione delle olive e dell’olio e una ulteriore pressa per la lavorazione dell’uva. I più livelli sui quali il presepe è stato ideato , oltre che rendere l’opera di notevole estensione, danno perfettamente l’idea di un paesaggio non omogeneo ma caratterizzato da stili abitativi e attività lavorative differenti.

MARCO DINOI, MENZIONE SPECIALE- GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE

Presepe meritevole di menzione speciale per l’impegno profuso nel reperire i materiali e nel loro assemblaggio.  Il concorrente ha prestato particolare attenzione nella resa del paesaggio naturale, costituito da rocce e vegetazione minuziosamente posizionate.  Il paesaggio è arricchito dalla presenza di animali al pascolo, non solo le tipiche pecorelle ma anche capre/stambecchi.

L’attenzione viene catturata dalla piazza del piccolo villaggio, in cui si è voluto riprodurre un tipico mercato contadino, gremito di bancarelle, venditori e personaggi vari.

NICOLA TRIPALDI, MENZIONE SPECIALE- GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE

L’ambientazione del Presepe è molto particolare e accurata, con edifici in pietra e attenzione per la verosimiglianza storica dei dettagli. Particolare è la presenza del porticciolo con le piccole imbarcazioni in legno, munite di reti e altra attrezzatura tipica del mondo della pesca.  Anche il mobilio visibile attraverso le finestre è reso in maniera realistica e rispecchia l’arredo tipico del mondo popolare e contadino di una volta.

PIETRO SCIALPI, 3° classificato

Il presepe in questione ha catturato l’attenzione della Commissione per l’insolita ambientazione: il concorrente ha scelto di  ambientare il Presepe nella cornice della Capitale della Cultura 2019, Matera, creando un suggestivo collegamento tra il passato e gli eventi dell’attualità.

Molto curata l’estetica e la linearità delle forme delle abitazioni, che si contrappongono all’ambientazione più caratteristica e ruvida delle grotte naturali materane in cui si è scelto di collocare  la Natività: questo aspetto rende lo scenario non solo piuttosto simile alla realtà della città di Matera ma crea anche una contrapposizione tra la povertà e naturalezza della nascita divina e la vita “cittadina” degli uomini.

Scelta fatta di proposito quella del materiale, in cartone, che conferisce un aspetto omogeneo all’insieme.

Rosanna Lo Palco- 2° classificato

Presepe curato nei dettagli dell’ambientazione storica, che ritrae il borgo napoletano. Le statuine sono tutte meccanizzate e ritraggono le attività artigianali tipiche del Sud Italia. L’attenzione dell’osservatore viene catturata dalla Sacra Famiglia, collocata in posizione centrale e sopraelevata rispetto al resto dell’ambientazione: la Sacra Rappresentazione è contornata dai resti di un edificio di epoca romana, a simboleggiare la vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo ormai in decadenza. La scalinata che conduce alla “grotta”, e su cui sono collocati i Magi, rappresenterebbe la ricerca e l’ascesa verso la Luce divina (di contro, il personaggio dormiente simboleggerebbe lo stato di non-conoscenza e inconsapevolezza della venuta del Salvatore).

La cura dei dettagli è visibile nella rappresentazione minuziosa del mobilio d’epoca e del suo contenuto ( ad esempio: piatti miniaturistici decorati a mano), oltre che nello studiato posizionamento delle luci e nell’utilizzo di macchinari che permettono al fumo di uscire dalle pentole poste sui vari fuochi accesi.

Andrea Scialpi, 1° posto

Questo presepe salta all’occhio poiché si sviluppa in altezza (ben 6 piani). Meritevole di considerazione è l’ambientazione dello stesso, impeccabile la cura dei particolari che ritraggono in gran parte scene di vita quotidiana (ad esempio le varie botteghe con le relative attività artigianali, come il fornaio o addirittura scene di macellazione di carne animale); è come se fosse ritratta l’antica Bethlemme con le sue piccole abitazioni bianche, le botteghe e i caratteristici tendaggi della tradizione palestinese.

 Molto minuziosa la scelta del materiale impiegato, frequentemente corrispondente alla realtà che si è voluto rappresentare ( esempio: Mucca da latte con latte vero, piante ornamentali vere come l’ulivo). Utilizzo sapiente dell’illuminazione che crea un’atmosfera notturna ma allo stesso tempo piuttosto calda e suggestiva.

CHIESE E ASSOCIAZIONI

FONTE PLINIANO, MENZIONE SPECIALE

La Commissione ha deciso di attribuire la menzione speciale al Presepe del Fonte Pliniano soprattutto per la sua ambientazione suggestiva e per l’importanza che il sito riveste nell’ambito del territorio.  Una naturalistica quanto inconsueta presenza è quella delle mascotte del Parco, i due piccoli felini Park e Archè, che hanno simbolicamente scaldato il Bambinello come il bue e l’asinello a loro tempo.

SANTA LUCIA, VINCITORE CATEGORIA CHIESE/ASSOCIAZIONI 

Presepe scelto come vincitore della categoria per l’originalità del materiale utilizzato (Vetro lavorato artigianalmente) e la spiccata policromia che colpisce nella veduta d’insieme e lo rende particolare rispetto al presepe tradizionale.

 











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