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10/01/2020 10:28:11 - Salento - Altri Sport

Pratica il salto triplo e sogna di partecipare agli Europei di Parigi

Forse un giorno l’emozione di indossare la toga forense avrà il sopravvento sulla sua capacità di volare lontano sulla pedana del salto triplo. Ma l’atletica leggera rimane ancora la sua più grande passione. Salentina di Specchia, la 25enne Francesca Lanciano è uno dei punti di forza dell’Alteratletica Locorotondo con i cui colori, nel 2019, ha conquistato due titoli italiani - assoluto e universitario - ed il 6° posto alle Universiadi. Oggi la Federatletica pugliese le riconoscerà la benemerenza di «Atleta dell’Anno 2019».

Cosa rappresenta questo riconoscimento?
«Un piacere immenso giunto a coronamento di due stagioni nelle quali ho ritrovato fiducia e consapevolezza nei miei mezzi. Lo dedico alla mia società, che mi è rimasta vicina anche quando ero perseguitata dagli infortuni ed al mio tecnico, Andrea Matarazzo: non mi hanno mai fatto mancare la loro fiducia neanche nei momenti più difficili quando tutto sembrava girare al peggio».

Qual è stato il segreto per arrivare a risultati di eccellenza?
«Non c’è un segreto, ho sempre avuto intorno a me un team che mi segue da tutti i punti di vista. Al di là dei titoli conquistati nel 2019 ho raggiunto misure sempre vicinissime al mio personale (13 metri e 59, ndr) che solo un piccolo contrattempo fisico mi ha impedito di migliorare nel finale di stagione».

Gli Europei di Parigi 2020 un sogno che può avverarsi?
«Senza dubbio rappresentano un sogno ed un obiettivo nello stesso tempo, sognare di raggiungere il minimo di 13 e 90 chiesto dalla federazione internazionale non costa nulla ma dovrò lavorare al massimo per raggiungerlo».

Cosa ti aspetti dal 2020?
«Sarà sicuramente l’anno nel quale cercherò con tutte le mie forze quel salto di qualità definitivo che auspico possa verificarsi, non mi pongo limiti e lavorerò duramente per saltare sempre più lontano».

A chi sente di dover dire un grazie particolare?
«Senza dubbio alla mia società, sempre attenta e vicina a noi atlete, al mio allenatore con il quale ho sposato un progetto che ci sta ripagando degli sforzi e del lavoro fatto e a tutte quelle persone che mi assistono quotidianamente, medici e preparatori su tutti e poi la mia famiglia che mi sostiene da sempre con enormi sacrifici».

L’Auditorium Regina Pacis di Molfetta le ha riservato un posto d’onore in occasione del tradizionale galà dell’atletica leggera pugliese, lei ha ringraziato con la consueta eleganza consapevole del lavoro che l’aspetta nei prossimi mesi. Parigi è vicina e Francesca non vorrà mancare l’appuntamento











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