lunedě 23 settembre 2024


10/02/2010 06:52:03 - Provincia di Taranto - Politica

«Agricoltura snobbata dal governo con la finanziaria 2010»

 
La Cia di Taranto fa rilevare che l’agricoltura è stata “Snobbata dalla finanziaria 2010”.
«Si spera che la situazione venga recuperata con il decreto ‘Milleproroghe’ in fase di approvazione. Vanno bene le agevolazioni per la piccola proprietà coltivatrice introdotte durante la discussione parlamentare. E’ una misura importante, ma certamente non sufficiente per venire incontro alle esigenze degli imprenditori agricoli che si trovano ad affrontare una crisi profonda, con costi alle stelle, prezzi in caduta libera e redditi crollati. Per questo motivo rinnoviamo la nostra richiesta affinché vengano inseriti e approvati emendamenti che assicurino l’accisa zero sul gasolio per tutte le aziende e non solo per le serre e la proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali per le zone svantaggiate e di montagna, che scadrà il prossimo 31 luglio. Il quadro drammatico della nostra agricoltura impone misure concrete, straordinarie e urgenti . Il decreto ‘Milleproroghe’ è un’occasione importante e va sfruttata nel migliore dei modi. Da qui la sollecitazione della Cia per ridurre i pesanti costi che gravano sulle imprese. E in quest’ottica vanno sia la fiscalizzazione che l’accisa zero sul gasolio. Certo non rappresentano la soluzione dei problemi, ma possono dare una boccata d’ossigeno ai tanti agricoltori che fanno fatica ad operare e rischiano di essere espulsi dal mercato.
Le agevolazioni contributive (meno 75 per cento per la montagna e meno 68 per cento per le aree svantaggiate) sono indispensabili per la sopravvivenza di tantissime imprese. Senza questo sgravio, la situazione sarebbe drammatica, con il rischio di abbandono dell’attività con conseguenze sia economiche che sociali e ambientali. Analogamente l’accisa zero sul gasolio non è importante soltanto per le serre - settore sul quale, peraltro, pende una procedura Ue che ritiene il ’bonus’ un aiuto nazionale e questo sta alimentando molta confusione e preoccupazione tra i serricoltori - ma anche per tutte le altre aziende agricole che in questi ultimi anni hanno visto crescere in maniera molto gravosa il costo del carburante indispensabile per la loro attività».  










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