domenica 22 settembre 2024


21/02/2020 10:32:32 - Manduria - Politica

«Anche se si tratta giuridicamente di un’associazione “privata”, si alimenta comunque, per una parte consistente delle proprie entrate, di contributi pubblici comunali e regionali»

 

«L’avvocato Domenico Sammarco, a cui auguro comunque il successo al quale aspira da tempo, avrebbe dovuto rinunciare alla carica di presidente della Pro Loco appena ha deciso di candidarsi a sindaco».

Ad intervenire nel dibattito politico è un altro candidato a sindaco: Mimmo Breccia, che guiderà la coalizione composta dai movimenti civici “Manduria Noscia” e “Rinascita per le Marine”

«Come più volte ho segnalato e come normale dovrebbe essere in un paese civile e democratico, le campagne elettorali devono essere alla pari e ogni candidato deve avere uguali possibilità, senza privilegi e senza prime donne o primi uomini» è la premessa di Breccia. «Domenico Sammarco avrebbe dovuto rinunciare alla carica di presidente della Pro Loco appena ha deciso di candidarsi a sindaco!

Anche se si tratta giuridicamente di un’associazione “privata”, si alimenta comunque, per una parte consistente delle proprie entrate, di contributi pubblici comunali e regionali.

Una scelta necessaria e dovuta per evitare che possa avere una visibilità che gli altri candidati non potranno avere, ma soprattutto per evitare che si generi un conflitto d’interesse.

Le richieste di patrocinio e contributi per gli eventi futuri della Pro Loco, in caso di una sua elezione, dovranno essere regolarizzate con una delibera di giunta firmata dallo stesso richiedente. Per non parlare poi delle diverse iniziative pubbliche già in cantiere e di quelle imminenti nel programma della Pro Loco (il Carnevale il più prossimo e tutte le altre iniziative in cui la Pro Loco è presente) finanziate anche queste con le ricche casse pubblico-private dell’associazione, che vedrebbero primeggiare il presidente Sammarco in prima fila in un momento in cui le regole della campagna elettorale meriterebbero più rispetto ed equità tra i vari candidati.

Credo che la moralità dovrebbe essere messa al primo posto da chi si propone ai suoi concittadini come colui che vorrebbe rappresentarli in futuro. La nostra Manduria ha già pagato sin troppo un caro prezzo e certi atteggiamenti di favoritismo di certo non gioverebbero a quella che da tanti viene proposta come la rinascita del nostro territorio!

Anche gli altri candidati sindaci, nonostante le inevitabili divergenze di idee e le differenti visioni programmatiche, dovrebbero essere d’accordo con me almeno in questo!».











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