mercoledì 25 settembre 2024


07/03/2020 12:39:54 - Manduria - Attualità

«Quindi credo che quello che noi stiamo pagando non può essere attribuibile al governo regionale attuale ma a scelte errate fatte nel passato che qualcuno dimentica, ovvero Fitto»

 

«Preliminarmente va precisato che nell’impianto di Manduria va il rifiuto indifferenziato, frazione di rifiuto che deve scomparire o essere ridotto al minimo (10% ) come previsto dalla normativa europea in materia di economia circolare e quindi nulla c’entra con la raccolta differenziata. Tanto precisato, l’autorizzazione integrata ambientale relativa all’impianto di Manduria prevedeva che in una prima fase transitoria, nelle more che il soggetto gestore effettuasse dei lavori di adeguamento, tutto il rifiuto indifferenziato una volta trattato fosse conferito nella discarica di servizio ubicato nel medesima località .

Una volta terminati tali lavori (ultimati nel dicembre e successivamente collaudati), secondo quanto espressamente prescritto dalla normativa nazionale ed europea (confermato anche dalle ultime direttive della Comunità Europea in materia di economia circolare), il rifiuto indifferenziato, una volta trattato, deve essere obbligatoriamente sottoposto ad una selezione automatica al termine della quale la frazione secca deve andare ad un impianto di produzione di CDR -valorizzazione energetica.

Nel caso di specie la frazione secca prodotta dall’impianto di Manduria deve andare all’impianto di CDR ubicato nel comune di Cavallino (impianto più vicino) in concessione pubblica la cui tariffa è pari a 154 euro a tonnellata.

E’ qui che viene il bello: la tariffa innanzi indicata è frutto di una gara completamente errata fatta dalla Giunta regionale  Fitto, da un contenzioso avviato e perso malamente nelle sedi giudiziarie nel 2014 dall’allora OGA provincia Lecce guidato dal sindaco di Lecce di quel periodo (Perrone) e  poi tutto ereditato dall’AGER.

Quindi credo che quello che noi stiamo pagando non può essere attribuibile al governo regionale attuale ma a scelte errate fatte nel passato che qualcuno dimentica, ovvero Fitto.

Questi sono i fatti.

Che ora a scandalizzarsi siano colleghi del centrodestra c’è da restare basiti! O non conosco i fatti e farebbero bene ad informarsi, oppure fanno propaganda a basso costo mistificando la realtà!

Anzi, al contrario, proprio per superare tali criticità il governo regionale attuale ha avviato il percorso della gestione pubblica della gestione dei rifiuti osteggiato anche nelle sedi giudiziarie proprio dai gestori dell’impianto innanzi citato.

Da ultimo va ancora precisato che l’AGER non è una agenzia regionale ma l’Ente di Governo d’Ambito obbligatorio per legge (art. 3 bis legge d.l. n.138/2011) partecipato da tutti i comuni che  ha sostituito i fallimentari OGA.

Questa la verità dei fatti».

 

Mino Borraccino

Assessore allo Sviluppo Economico

Regione Puglia











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