mercoledì 25 settembre 2024


31/03/2020 10:08:50 - Manduria - Attualità

Precisione e fantasia per trasformare un meloncino o una zucca in un’opera d’arte

Nella nostra scuola, recentemente, abbiamo incontrato Giuseppe Guida, un ragazzo di diciannove anni che intaglia la frutta facendone delle vere e proprie opere  d’arte, insolite, originali ma soprattutto bellissime.

Giuseppe ci ha raccontato di essere un ragazzo normalissimo, diplomato all’istituto alberghiero, che ha iniziato a lavorare al ristorante “Piccole Ore” a Campomarino.

Poi, ci ha rivelato le origini della sua passione: circa un anno fa, attraverso Facebook, ha scoperto quest’arte, che ha voluto sperimentare. E’ denominata “intaglio Thailandese” ed è nata appunto in Thailandia nel 1300 circa.

Consiste nell’intagliare la frutta, soprattutto meloni e zucche, con uno strumento apposito, lo stiletto thailandese, per dare vita a varie forme. Questo richiede ovviamente, secondo me, davvero tante precisione e sicurezza in sé, senza avere paura di sbagliare.  Ci ha detto, poi che questa è un’arte riconosciuta a livello mondiale ed ovviamente si praticano delle gare. In una di queste Giuseppe si è classificato al terzo posto. Davvero un risultato eccellente per un ragazzo così giovane, che è ancora alle prime armi. Giuseppe, però, proprio la sua bravura è stato già chiamato molteplici volte  per abbellire il buffet di grandi cerimonie, come per esempio i matrimoni.

Successivamente però ci ha rivelato l’unico “neo” di quest’arte, ossia che, ovviamente, la frutta, con il passar del tempo, si deteriora. Pertanto queste opere non possono essere conservate.

Dopo tanto lavoro e sacrificio, Giuseppe è diventato davvero molto bravo e questo ce lo ha dimostrato mettendosi all’opera davanti ai nostri occhi.

Ci ha fatto vedere ciò che fa per fasi. Parte passando con una penna la parte da lavorare del frutto scelto. In seguito inizia a tagliare con lo stiletto Thilandese, per poi realizzare una composizione semplicemente meravigliosa di tre rose su un meloncino.

Al termine del nostro incontro, Giuseppe ci ha incitato ad non arrenderci mai e di inseguire sempre i nostri sogni, perché, secondo me, fa parte della natura umana porsi degli obiettivi da raggiungere. Il suo, è quello diventare un professore dell’istituto alberghiero.

L’ intervista si è conclusa con un grande applauso in suo onore per essere stato così disponibile e amichevole con tutti noi.

 

Marianna Dinoi

Istituto comprensivo

“Francesco Prudenzano”











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