lunedì 30 settembre 2024


14/02/2010 09:26:54 - Manduria - Attualità

Amour, toujours l’amour

Tra Romeo e Giulietta e la Guerra dei Roses, oltre ad esserci passato del tempo, c’è passato anche San Valentino, al vertice della Top Ten dei santi più gettonati del momento e di sempre, croce e delizie degli spasmi d’amore degli umani ardor.
E si, quanta passion si deve al celeberrimo vescovo di Terni, noto per l’essere stato elevato agli altari della santità come protettore dei buoni sentimenti, di cui l’amore segna l’apoteosi, capace di gesti sublimi quanto di atti insensati che segnano un confine labilissimo tra l’odio e l’amore con la “a” maiuscola, fonte di ispirazione di sommi poeti, di bollori da tavola rotonda, di guerre cruente, di cornificazioni che fanno tremare corone e scettri, di impeachment da caso diplomatico, di fughe senza ritorno, di chiese che si dividono per questioni di letto, di amanti sbattuti nella tormenta, di amori
liberi da ‘68, di forze invincibili generate dallo scoccare della frecce di Cupido capaci di tradursi in vendette e folli imprese.
Una galleria degli stereotipi di ogni epoca che raccoglie nomi vecchi e nuovi, famosi e comuni per dare spazio a new entry di cuori gonfi di passione double-face vero e proprio motore in movimento di questo mondo altrimenti noioso. Che trionfo di melassa: cuoricini che si moltiplicano a dismisura che affollano ogni dove, vetrine, diari con tanti sogni formato fanciulle chiusi a lucchetto, pronti a volare tre metri sopra il cielo, suggellati buttando la chiave sul primo ponte stracarico di desii non di condannati al patibolo, ma di pavidi amanti tutt’uno con campanelli che suonano e con frasi da baci Perugina, inconsapevolmente estrapolate da opere di geni incompresi sciolte nel cioccolato delle scatole formato San Valentino.
Si giurano eterno amore gli innamorati del 14 Febbraio, generazione x del social network pronti a rinnegare ogni cedimento presumibilmente già consumato, tra sms, mail palloncini colorati, grandi fratelli e sorelle, specialità gastronomiche che uniscono le sponde opposte del mondo, che allontanano e avvicinano, che mescolano insieme stili, colori, forme e forge altrimenti incompatibili e inspiegabili scientificamente che gettano mistero a mistero in nome dell’amore, mescolando l’alto al basso da articolo
il, il grasso ed il magro da sandwich imbottito, il bianco e nero da sfumature indecifrabili, ma che traducono quel meraviglioso bisogno di ciascuno di amare per essere riamati.
Comunque sia, amore da prima pagina patinata, o coppia dello sperduto paesino in Amazzonia, la festa degli innamorati abbatte culture e tradizioni riscrivendo pagine sempre nuove di un déjà vu di cuori nella tormenta di un mondo che per un giorno ruota intorno a loro e solo per loro. Se non altro, prima di mettere i ricordi sulla graticola insieme a San Valentino o prima che coltri di carte sul tribunale dissotterrino l’ascia di guerra per il mutuo da pagare o per il risarcimento chiesto per il servizio da piatti buono
della nonna andato in frantumi the day after del just married.
In tutto questo, sponsorizzati da un Moccia divenuto cantastorie dell’amore in tutti le
salse, il nostro pensiero incontra quella coppia di scoppiati nella tormenta cantati dal guru, dal sommo maestro tal Padre Dante, Paolo e Francesca, a cui un bel messaggio dal cellulare avrebbe potuto risparmiare una cotal fine lasciata in pegno ad ogni generazione. Quando si dice la sfortuna !!!!
Auguri da Manduria Oggi a tutti gli innamorati dell’amore e ricordate: “amatevi
sempre, pentitevi mai.........!!!!”

Mimmo Palummieri
 
 
 
 










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