martedì 24 settembre 2024


07/04/2020 10:59:04 - Salento - Attualità

Il governo approva il provvedimento con gli esami di Stato «light». Nelle altre classi promozioni per tutti anche con voti bassi e recuperi dal 1° settembre

Ammissione maxi per esami mini. È l’effetto collaterale che l’emergenza coronavirus riserverà agli 1,1 milioni di studenti dell’ultimo anno di medie e superiori, privatisti inclusi, per effetto del decreto messo a punto dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e approvato dal Consiglio dei ministri lunedì 6 aprile. In un contesto generale che porterà tutti i loro colleghi delle classi precedenti a ottenere una promozione “per legge” anche con 2 o 3 insufficienze. Rinviando al prossimo anno scolastico la resa dei conti con i debiti da recuperare. Sciolto il nodo sui precari: nell’ultima bozza il ministero può bandire quelli già autorizzati.

Maturità sempre più light

A giugno saranno ammessi automaticamente all’esame di quinta superiore tutti e 510mila aspiranti maturandi. A prescindere che le scuole riaprano prima o dopo il 18 maggio: la data spartiacque scelta dal governo per decidere che ne sarà delle prove in calendario dal 17 giugno. Per quest’anno, infatti, non saranno requisiti obbligatori la partecipazione alle prove Invalsi in italiano, matematica, inglese e lo svolgimento delle ore minime di alternanza scuola-lavoro (che troverà comunque spazio in sede di colloquio).

L’esame sarà “light” anche tornando in classe entro il 18 maggio. In quel caso le prove rimarranno tre, due scritti e l’orale. Ma il secondo scritto (quello di indirizzo, il più temuto dai ragazzi), anziché essere nazionale come il compito di italiano, verrà messo a punto dalle commissioni. Tutte interne, tranne il presidente esterno. Qualora si riapra dopo quella data o non si riapra affatto, la maturità consisterà solo nel colloquio, che potrebbe anche essere svolto a distanza. A deciderlo saranno una o più ordinanze della ministra Azzolina.

La mini-maturità, in una qualsiasi delle due formule, andrà comunque superata, raggiungendo la votazione di almeno 60. E anche le valutazioni ottenute in questi mesi di didattica forzosamente a distanza influiranno sul risultato finale. Che potrebbe portare, in sede di esame, anche alla bocciatura. Anche se sembra più un’ipotesi teorica visti gli altissimi tassi di promossi degli ultimi due anni scolastici (si veda grafico in alto).

Lo snellimento degli esami di Stato coinvolgerà anche i 577mila alunni in cerca della licenza media. Anche qui la strada si biforca. Qualora le attività didattiche ripartissero prima del 18 maggio l’esame finale perderebbe una o più prove (rispetto ai tre scritti e all’orale previsti oggi). Senza riapertura invece l’esame consisterebbe nella semplice presentazione della “tesina da parte dell’alunno su cui la commissione esprimerà il voto finale.

Per gli altri promozione «per legge»

Agli altri 7 milioni di studenti senza esame l’emergenza assicurerà la promozione «per legge», con la possibilità di recuperare l’anno prossimo le eventuali insufficienze. Una scelta che rende, in periodo di lezioni online, il tema della valutazione molto delicato. Con l’unico deterrente rappresentato dal rischio di trascinarsi i voti bassi di oggi anche l’anno prossimo e, per gli studenti di quarta superiore, pregiudicare sin d’ora la maturità 2021. Per consentire a chi resterà indietro di accelerare il recupero il decreto consentirà di anticipare al 1° settembre il ritorno in classe. Ma è una previsione che si scontra con la scelta - dello stesso Dl - di rinviare al 15 settembre la chiusura delle immissioni in ruolo. Con il rischio implicito che le classi siano piene di ragazzi ma vuote di prof.











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