mercoledì 25 settembre 2024


12/04/2020 14:39:59 - Manduria - Attualità

L’augurio di una speranza di rinascita

“Siamo tutti sulla stessa barca: una frase lineare e composta del Santo Padre Francesco ci mostra la vastità di questa tragedia.

Da quando il Coronavirus è arrivato a sconvolgere l’umanità ogni punto di riferimento, ogni certezza sembra aver lasciato il passo ad un domani sempre più distante e difficile. Una tempesta che ci fa mancare la terra sotto i piedi, che ci toglie ogni sicurezza.

Siamo giunti, barcamenandoci in questi giorni di quarantena, alla morte e resurrezione di Gesù Cristo: quali analogismi con il nostro tempo contemporaneo?

La Pasqua 2020 sarà certamente ricordata per essere celebrata senza “popolo”. Via Crucis, processioni e tutte quelle tradizioni che caratterizzano la Settimana Santa come anche la Veglia Pasquale e Santa Messa nel giorno di Resurrezione senza fedeli: ma non senza sentimento!

Noi che siamo abituati, da tempi remoti, a vedere i luoghi della fede permeati all’inverosimile da pellegrini che giungono da tutto il mondo. Ne è simbolo piazza San Pietro in Vaticano, dove ogni giorno si contano 40-50 mila persone. Adesso silenzio e commozione regnano sovrane. Adesso la luce fioca dei lampioni avvolge il colonnato del Bernini, che sembra voler abbracciare in solitudine questo mondo che soffre. Quella scena del Papa, da solo, in piazza San Pietro rimarrà il simbolo di questa pandemia.

Se ripensiamo al senso della Pasqua, non è quindi difficile da comprendere.

La Pasqua dà senso all’anno Liturgico. I giorni sono compiuti, la passione e la morte in croce di nostro signore simboleggia la vita dei fedeli, delle parrocchie e della Chiesa Cristiana.

Quelli che noi oggi viviamo sono giorni di “passione”, nel senso più aulico del termine. La “passione” dei medici, la “passione” di chi soffre (ecco un altro simbolo con la Pasqua di Cristo). Non possiamo poi dimenticare neanche le tante vittime a causa di questo nemico invisibile.

Ma più in generale credo che tutto questo abbia un senso sul mondo, sulla nostra indifferenza di ogni giorno. Abbiamo proseguito sulle nostre strade distratti e con il cuore “chiuso”, senza accorgerci di chi soffriva, senza accorgerci dei nostri fratelli in pianto e una risposta la stiamo vivendo in questi giorni: il grande cuore dell’esercito dei volontari, di chi non è distratto nei confronti degli altri.

È bastato fermarci per prendere coscienza che quello che stavamo facendo all’ambiente e all’umanità stessa non era la strada giusta. Il Coronavirus ci ha riportato a una dimensione più vera, facendoci percepire come pellegrini diversi, attenti e responsabili della terra che abitiamo.

Ogni cosa in questa Santa Pasqua, quando passati i tre giorni Cristo, risorgendo, è tornato al suo posto. Anche noi risorgeremo e tutto intorno a noi avrà un colore e un profumo diverso.

All’umanità intera che ha pieno diritto alla narrazione di un presente e di un futuro da vivere nella condivisione di rapporti, amicizia, affetti, sensibilità, abbracci, amori; a tutti voi e alle vostre famiglie un sincero augurio di Buona Pasqua, una Pasqua di rinascita!











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