martedì 24 settembre 2024


16/04/2020 10:56:53 - Salento - Attualità

Più aumentano in guariti (siamo a 38.092 pari al 23% di tutti i casi accertati di positività al virus), più cresce la famosa “immunità di gregge”

E’ evidente che la virulenza (capacità di trasmissione e di fare danni) del virus si sta riducendo sempre più. Peraltro più aumentano in guariti (siamo a 38.092 pari al 23% di tutti i casi accertati di positività al virus), più cresce la famosa “immunità di gregge”. Immunità che chiunque di noi potrebbe verificare con dei test sierologici (fatto con una gocciolina di sangue) che verifica la presenza di immunoglobuline (IgM e IgG): a secondo la loro presenza, in particolari dosaggi, si può stabilire se è in atto o c’è stata un’infezione virale (eventuale positività al Sars-Cov_2), oppure la presenza di un sistema immunitario che, se si viene contagiati dal virus, potrebbe, con gli anticorpi presenti, neutralizzarlo.

Sono test veloci nell’ordine di pochi minuti. Forniscono un risultato e non costano tanto (salvo possibili speculazioni). Il problema è dato dal fatto che una buona parte del mondo scientifico pone seri dubbi sull’affidabilità di questi test. Chi frequenta il mondo della scienza sa quanto sia fondamentale fornire dati inoppugnabili. Pertanto il fatto che questo test non offra una grande affidabilità su questa specifica emergenza sanitaria, sta frenando il loro uso su larga scala su molti di noi per verificare rapidamente la positività al virus o l’immunità.

Sta facendo la natura il suo corso, riducendo la virulenza della virus. Certo i tempi non saranno brevi, salvo la definizione in itinere di un vaccino appropriato ed efficace. In sostanza la carica sta diminuendo, ma il virus non scompare del tutto per cui dobbiamo apprestarci alla convivenza sociale con il virus. Limitando ogni possibilità affinché dilaghi nuovamente contagiando molti di noi. Chiaramente ci saranno attività professionali più esposte di altre.

La convivenza è necessaria poiché una prolungata chiusura in casa non avrebbe più senso con numeri di contagi contenuti. Il famoso #iorestocasa è stata una misura di contenimento onde evitare una crescita esponenziale dei contagi con ripercussioni sul sistema sanitario, che non sarebbe stato in grado di regge l’enorme mole di richiesta di terapie atte a fermare gli effetti clinici del COVID19.

Questa fase sembra ormai alle spalle, nonostante i tanti errori di valutazione fatti. Quando si scriverà la storia di questo periodo, emergeranno in maniera chiara. Intanto stringiamo un altro po' i denti stando in casa o uscendo se necessario e comunque con criterio e moderazione.

Oggi ho elaborato una sola immagine in cui cerco di fare fotografia, in grandangolo, della situazione epidemiologica provincia per provincia della regione Puglia. Chiarisco che la mole di dati da tenere considerazione non è di poco conto. Del resto la forza lavoro impiegata è riferibile, per ovvie ragioni, ad una sola unità (me medesimo). Pertanto qualche errore ci può stare, ma certamente la sostanza è quella.

 

Angelo Camassa











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