L’idea lanciata da Salvatore D’Aversa e Vincenzo Mezzano, abbracciata da un gruppo di amici con l’hobby della caccia e da tanti altri cittadini
Guanti, mascherine, caschetti protettivi, tute protettive, occhiali, sfigmomanometri e termometri ad infrarossi donati da un gruppo di cittadini dell’area orientale della provincia di Taranto all’ospedale “Moscati” di Taranto.
Non si ferma la macchina della solidarietà in questo periodo caratterizzato dalla drammatica pandemia in atto. Apprezzando l’opera degli operatori sanitari, in prima linea per cercare di arginare il contagio in atto, un gruppo di amici di diversi centri della zona (in particolare Manduria, Sava, Avetrana, Torricella e Maruggio e anche Taranto), molti dei quali, ma non tutti, uniti dalla passione della caccia, hanno lanciato una raccolta di fondi, che poi sono stati utilizzati per acquistare dispositivi di protezione da donare alla struttura ospedaliera dedicata, nella nostra provincia, a curare i malati di Covid 19.
L’idea è partita dai manduriani Salvatore D’Aversa e Vincenzo Mezzano. In poco tempo sono arrivate tantissime adesioni, anche dai centri limitrofi: inizialmente da cacciatori, ma poi anche da tanta gente comune. Tutti i soldi raccolti sono stati investiti nell’acquisto di dispositivi di protezione e strumentazione medica varia. Più precisamente, 1.000 paia di guanti, 100 mascherine del tipo “ffp2”, 20 caschetti protettivi, c60 tute protettive, 26 paia di occhiali protettivi, 5 sfigmomanometri e 4 termometri ad infrarossi.
Nei giorni scorsi, alla presenza del direttore generale della Asl Stefano Rossi e del medico Massimo Soloperto, ha avuto luogo la consegna del materiale, destinato al Reparto Infettivi dell’ospedale “Moscati” di Taranto. Ai sanitari è stato donato anche un dipinto, realizzato dai figli di questo gruppo di amici, che contiene dei messaggi di speranza per il futuro prossimo. Ve lo proponiamo nella foto in basso.
La solidarietà non si ferma qui. Questo gruppo di amici sta organizzando una donazione di altri dispositivi di protezione, questa volta da donare ai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria.
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