mercoledì 25 settembre 2024


19/04/2020 10:32:40 - Manduria - Attualità

Giada Koni: «Perché essere donna a volte è così difficile?»

Quello della violenza sulle donne è un tema grave, attuale e conta numeri impressionanti. Per parlare di una forma in particolare di violenza abbiamo incontrato a scuola la presidentessa dell’associazione manduriana “Cicatrici”, Valentina Palumbo, che insieme ad altre attiviste (a scuola erano presenti anche Maria Buccolieri e Pina Russo), si batte contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere.

Valentina ha presentato la sua associazione, che è attiva da molto tempo, ma si è ufficialmente costituita solo il 17 gennaio 2019.  La violenza di cui ci ha parlato è la cosiddetta infibulazione. Questa pratica viene effettuata in Paesi a predominanza islamica sulle bambine, la cui età può variare, ma solitamente viene effettuata dagli 8 ai 14 anni. Non viene praticata per motivi medici o religiosi, ma per via di una credenza molto antica, secondo la quale le ragazze che non la effettuano non potranno mai contrarre matrimonio, perché non abbastanza pure. In tal caso verranno emarginate dall’intera società. E’ proprio per evitare questo, il motivo per cui le mamme sottopongono le loro figlie a questa pratica, non perché sono cattive, ma perché secondo la loro cultura è la cosa giusta da fare.

Dopo questa operazione non si può più tornare indietro e se una donna vuole provarci, deve essere consapevole del fatto che dovrà abbandonare la sua cultura e la sua comunità. Non è una scelta facile da fare, coraggiosa e che viene presa solo da poche ragazze. Oltre alle infezioni in cui incorrerà continuamente nel resto della vita, le ragazze mutilate avranno subito uno shock da cui è molto difficile riprendersi. Infatti l’infibulazione è una atroce operazione, molto dolorosa, svolta non per volontà delle vittime, ma per quella dei genitori, effettuata da persone comuni e non da medici, senza anestesia e senza norme igieniche. Per via delle infezioni spesso si rischia anche la morte.

I Paesi in cui questa pratica è diffusa (dove viene effettuata sul 90% delle bambine) sono per lo più africani: Sudan, Egitto, Guinea, Somalia, Gibuti e Eritrea.

Questa è una violazione dei diritti umani e andrebbe completamente debellata. Inoltre questa è una discriminazione: non è affatto giusto per una donna dover sottoporsi a questa pratica crudele per essere considerata pura e per essere pari all’ uomo, che, invece, è perfetto così com’è.

A questo punto io mi chiedo: perché essere donna a volte è così difficile?

 

Giada Koni

Scuola secondaria di I Grado

Istituto comprensivo “F. Prudenzano”











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