mercoledì 25 settembre 2024


07/09/2020 07:25:01 - Manduria - Attualità

La serata del leader della Lega a Manduria tra applausi, selfie e contestazioni

Camicia bianca e jeans per Matteo Salvini, arrivato a Manduria al termine di un tour elettorale nella provincia di Taranto, tour che proseguirà oggi nella provincia di Brindisi.

Imponente il servizio d’ordine per garantire la sicurezza in piazza Garibaldi: diverse decine di poliziotti, carabinieri e finanzieri hanno vigilato prima, durante e dopo il comizio.

Arrivo e accoglienza trionfale, sulle note di “Nessun Dorma”, per Salvini: smartphone tra le mani per riprendere “il suo popolo”.

Tantissima la gente presente, che ha riempito piazza Garibaldi: fra questi, i sostenitori di Salvini, un gruppetto di contestatori, ma anche molte persone semplicemente curiose di ascoltare un leader politico. Impossibile, chiaramente, rispettare il distanziamento sociale, con una piccola parte dei presenti privi anche della mascherina.

La scuola (con le immancabili frecciate al Ministro Azzolina), il lavoro, le pensioni (con il rischio che sia ripristinata la legge Fornero) e i migranti: questi i temi al centro del breve intervento di Salvini. Immancabile il riferimento al processo Open Arms e alla questione migranti.

«Ho bloccato gli sbarchi e mi mandano a processo: ci vado a testa alta, orgoglioso di aver difeso il nostro Paese e i nostri figli. Ho come l'impressione che questa gente non stia scappando dalla guerra, ma che sia un'invasione controllata, voluta e organizzata per togliere di mezzo gli italiani: i nostri valori, il nostro modo di vivere, di lavorare, di pregare e di ragionare» il sunto del suo pensiero.

Nella vicina Taranto, poche ore prima, si era già soffermato sulla vicenda, citando anche il Primitivo di Manduria.

«I confini e la sicurezza dei miei figli io li difendo. Non vedo l’ora che inizi il processo che mi vede imputato per aver bloccato lo sbarco degli immigrati, ma se dovessero sbattermi in galera portatemi due cozze e un bicchiere di Primitivo».

Poi spazio per i selfie con i suoi sostenitori.

Presenti in piazza anche un gruppo di contestatori, che hanno esposto cartelli e ha criticato Salvini con frequenti cori.

Il comizio di Salvini ha sostanzialmente diviso la città, con un dibattito a distanza sui social, che è iniziato ieri e che sta proseguendo anche stamani.











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