lunedì 30 settembre 2024
Uno è stato salvato: lo ha prelevato, per le cure, lo Zoosafari di Fasano
Altri due delfini si sono spiaggiati, nella giornata di mercoledì, lungo la costa fra Campomarino e San Pietro .jpg)
in Bevagna, in contrada “Monaco-Mirante”. Un altro caso simile si era verificato nei primi giorni di gennaio, sempre nello stesso tratto di costa.
in Bevagna, in contrada “Monaco-Mirante”. Un altro caso simile si era verificato nei primi giorni di gennaio, sempre nello stesso tratto di costa.Ma mentre nel precedente caso il delfino fu trovato già morto dagli attivisti di Legambiente, probabilmente per le ferite riportate sul dorso e sulla testa (forse una mareggiata lo aveva fatto sbattere, a più riprese, sugli scogli che caratterizzano questo tratto di costa), l’altro ieri è stato possibile salvare uno dei due delfini.
«Per il primo delfino, della specie “Stenella”, di piccole dimensioni (120 cm), non c’è stato nulla da fare» ci racconta il dott. Tommaso Dubla, veterinario dirigente della Asl Ta 1, in servizio presso l’unità operativa di Grottaglie e Manduria. «Lo abbiamo trovato morto e la carcassa si presentava in ottime condizioni di conservazione. Erano presenti soltanto alcune piccole escoriazioni su varie
parti del corpo, segno di eventuali traumi subiti durante lo spiaggiamento».
Evidentemente, quindi, la morte era recente.
E’ stato invece possibile salvare il secondo delfino.
«Il secondo delfino, un soggetto di dimensioni più grandi (190 cm circa) era ancora in vita e con segni obiettivi generali abbastanza buoni» aggiunge il dott. Dubla.
Grazie alla collaborazione di alcuni militari della Stazione di Capitaneria di Porto di Campomarino (era presente il maresciallo Damiano Briganti), il dott. Dubla si è innanzitutto preoccupato di spostare il delfino vivo (che probabilmente è la madre di quello morto) e di metterlo in sicurezza in una conca naturale, al riparo dai flutti.
«Anche questo delfino mostrava segni evidenti di escoriazioni lungo il fianco destro, sulla punta del muso e sulle pinne laterali e dorsali» afferma il dott. Dubla. «Dopo innumerevoli contatti con vari enti , lo Zoosafari di Fasano ha offerto la propria disponibilità al recupero e al trasporto presso il suo delfinario».
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