mercoledì 25 settembre 2024


09/10/2020 17:31:24 - Manduria - Attualità

Consentito esclusivamente l’accesso al Capitolato Speciale d’Appalto e al cronopogramma dell’intervento

 

«Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – sede di Bari - ha notevolmente ridimensionato la domanda di accesso del ricorrente, rigettandola sia ai sensi della legge 241/1990 e che ai sensi dell’accesso civico generalizzato».

E’ quanto sostiene in una nota AQP Puglia.

«A fronte, infatti, di una richiesta da parte del ricorrente di ottenere il “contratto di appalto che è stato stipulato con l’impresa appaltatrice dei lavori del depuratore in località Urmo di Manduria e di altri eventuali contratti che disciplinano varianti ai contratti predetti”, nonché gli “allegati al contratto e, comunque, l’autorizzazione che l’ente pubblico ha rilasciato per la esecuzione dei lavori..” il T.A.R. ha limitato l’ostensione esclusivamente al Capitolato Speciale d’Appalto (documento comunque soggetto a pubblicazione al momento dell’indizione della gara) ed al cronoprogramma dell’intervento» prosegue la nota.

«Il T.A.R. ha stabilito, infatti, che ai sensi della L. 241/1990 non è stata provata la titolarità di una posizione qualificata e differenziata in capo al ricorrente, come ad esempio la rappresentanza di interessi diffusi o, anche solo, riconducibili ad una collettività di cittadini.

L’Autorità giudiziaria ha, altresì, rigettato la richiesta del ricorrente anche con riferimento all’accesso civico generalizzato, non riconoscendo in capo allo stesso un interesse concreto ed attuale volto a promuovere una interlocuzione pubblica.

Ha, infine, ritenuto che la richiesta di accesso non potesse essere accolta neanche per quanto concerne il contratto di appalto stipulato con l’impresa aggiudicataria ed esecutrice dei lavori, attenendo, tale accordo, alla regolazione dei profili privatistici del rapporto in questione.

Così come per gli atti autorizzatori che risultano pubblicati e, quindi, gli unici pienamente accessibili senza necessità di alcuna intermediazione.

Giova ricordare che l’impianto previsto a servizio delle città di Manduria e Avetrana è una decisa risposta all’emergenza ambientale ed alla grave situazione igienico-sanitaria attuale, in un territorio con carenze infrastrutturali ben note a tutti. Sava non è dotata di fogna dinamica. I liquami vengono smaltiti attraverso vasche imhoff o soluzioni affini, mentre il depuratore a servizio di Manduria non è adeguato agli attuali carichi.

Tutte le scelte maturate e assunte nel tempo hanno sempre perseguito l’obiettivo primario di rendere un servizio di qualità ai bisogni insopprimibili di comunità che tutt’ora convivono con soluzioni precarie e inadeguate.

Il progetto è il frutto di un ampio, articolato e responsabile confronto. Esso rappresenta una eccellenza nel campo della depurazione. Le avanzate tecnologie che saranno installate, consentiranno il rilascio di acque di qualità e un alto grado di sicurezza di sistema».











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