lunedì 23 settembre 2024


06/11/2020 17:55:55 - Salento - Attualità

La regione in serata è pronta però a emanare una nuova ordinanza

Gli studenti pugliesi delle scuole elementari e medie devono tornare in classe, così come disposto dall'ultimo Dpcm. Lo ha deciso il Tar di Bari accogliendo, con un decreto monocratico non impugnabile, il ricorso di alcune famiglie e di una associazione di consumatori. Secondo l’estensore, il presidente Orazio Ciliberti, “non emergono ragioni particolari per le quali la Regione Puglia non debba allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione”. La conseguenza è che da domani (in pratica forse da lunedì) nelle scuole elementari e medie si può tornare a fare lezione in classe, a meno che la Regione non intervenga con la nuova ordinanza già annunciata ieri sera.

Il Tar (decreto 680, Terza sezione) ha osservato che “vi sono in Puglia molte scuole e molti studenti non sufficientemente attrezzati per la didattica digitale a distanza, di guisa che l’esecuzione del provvedimento impugnato si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattiche e dei servizi all’utenza scolastica”. D'altro canto, sempre secondo i giudici, "persino per le aree ad alta criticità (cosiddette "zone rosse")" il Dpcm "prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari". A giustificare la sospensione urgente dell'ordinanza, secondo il giudice, è però "l'inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la didattica a distanza".

Va anche detto che sabato lo stesso Tar di Bari (e stamattina anche quello di Lecce) aveva respinto un ricorso di tipo analogo che chiedeva la sospensione urgente, perché per lo stesso presidente Ciliberti "il danno economico è risarcibile, mentre il danno psico-fisico ai minori privati della didattica in presenza non è comprovato". Il Tar Lecce (decreto 695/2020, Seconda sezione) oggi ha invece ritenuto giustificata la decisione della Regione perché "il necessario contemperamento del diritto alla salute con il diritto allo studio nella attuale situazione epidemiologica vede prevalere il primo sul secondo (comunque parzialmente soddisfatto attraverso la didattica a distanza)", evidenziando "la necessità – in ragione del numero complessivo dei contagi, da apprezzare anche tenendo conto della capacità di risposta del sistema sanitario regionale  – di contenere il rischio del diffondersi del virus": in sostanza - ha concluso stamattina il Tar Lecce (presidente Eleonora Di Santo) "le prioritarie esigenze di tutela della salute" possono "giustificare un temporaneo sacrificio sul piano organizzativo delle famiglie coinvolte".

Tuttavia prevale la decisione del Tar di Bari che ha fissato al 3 dicembre la discussione sull’istanza cautelare, data successiva alla scadenza dell’ordinanza di Emiliano (24 novembre). La Regione (dove la decisione del Tar ha creato grande sorpresa) sta lavorando su una nuova ordinanza che dovrebbe consentire alle famiglie, in presenza di rischi ragionevoli, di tenere a casa comunque i propri figli. In questo caso le scuole dovrebbero garantire la possibilità di fruire della didattica a distanza. La nuova ordinanza potrebbe entrare in vigore lunedì.











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