lunedì 23 settembre 2024


28/11/2020 09:38:41 - Salento - Attualità

Ma se è così convinto, perché non dispone immediatamente il passaggio alla didattica a distanza per tutti?

«Finora abbiamo dei dati di fatto che ci dicono che il contagio è ripartito da quando si sono riaperte le scuole, ed è ripartito in maniera sproporzionata nella fascia di età scolare: ossia chi andava a scuola si è contagiato di più rispetto ad altre fasce di età».

Lo ha detto l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, assessore alla sanità della Regione Puglia, partecipando al talk «Ambiente e pandemie», che ha chiuso una tre giorni online con docenti dell’Università di Foggia in vista della Notte dei Ricercatori.

«Abbiamo anche assistito all’evidenza - ha aggiunto - che la seconda ondata di Coronavirus è stata sostenuta principalmente da focolai familiari. Sono ancora una volta convinto che la scuola sia un aggregatore sociale troppo importante in tempi di pandemia. Con questo non vogliamo dire che i contagi avvengono in aula, ma possono avvenire fuori dai cancelli, sull'autobus, al bar, quando i ragazzi si riuniscono a fare i compiti. Ecco perché terrei ancora la didattica a distanza come standard, e la didattica in presenza solo come estrema ratio per le famiglie che non possono permettersi di tenere i bambini in casa. Ma è chiaro - ha concluso - che dietro questa scelta ci sono anche valutazioni politiche da fare».

Sin qui l’assessore regionale Lopalco. Ci chiediamo: se la didattica in presenza ha generato così tanti contagi e mette a rischio gli studenti, perché non si dispone immediatamente il passaggio alla didattica a distanza per tutti?

Ci sono famiglie che non potrebbero tenere i bambini in casa? Perché non predisporre dei bonus per queste famiglie, così da salvaguardare il lavoro dei genitori, ma anche e soprattutto la salute dei bambini?











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