lunedì 23 settembre 2024


19/01/2021 09:41:52 - Salento - Attualità

Ieri la commissione Salute del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge di Fabiano Amati (Pd): prevede di estendere agli operatori sanitari anche l’obbligo di vaccino anti-Covid

Il completamento della prima fase del Piano vaccinale è legato alla speranza che Pfizer riprenda le consegne programmate

inizialmente. Neanche l’arrivo delle fiale di Moderna, previsto per la prossima settimana, riuscirebbe infatti a compensare

il taglio che si è materializzato ieri con la consegna di 11.770 dosi in meno rispetto alle 30.420 programmate.

E così la Puglia corre ai ripari: la priorità a questo punto è garantire i richiami, sperando che ci sia solo un ritardo nelle consegne e non una riduzione definitiva rispetto al lotto delle 95mila dosi previste.

Gli ospedali pugliesi sono in dirittura d’arrivo per la somministrazione del vaccino al personale sanitario: ad oggi resta fuori chi ha saltato l’appuntamento per i motivi più vari, ma si andrà avanti con sedute già programmate per tutta la settimana in parallelo con i primi richiami. Più lenta, invece, la campagna all’interno delle Rsa, che insieme agli ospedali privati assorbiranno buona parte delle riserve ancora disponibili.

La priorità è, come ormai noto, garantire la seconda dose a chi ha già avuto la prima, e soprattutto la ha avuta rispettando i criteri delle linee guida: significa che chi ha ottenuto più o meno surrettiziamente l’iniezione intramuscolo (a vario titolo:

parenti di, amici di, sindacalisti amanti del selfie, sindaci, politici assortiti) dovrà rinunciare al richiamo.

Nel frattempo si lavora già sulla seconda fase della campagna vaccinale. Al primo posto ci sono i cittadini «over 80» (in Puglia sono circa 250mila) e poi gli «over 60» che presentano profili di rischio (su cui non c’è ancora una stima numerica): e queste due categorie, da sole, dovrebbero assorbire più o meno tutta la disponibilità di vaccini prevista per il mese di febbraio.

E intanto ieri la commissione Salute del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (astenuto il presidente, parere favorevole di Lopalco) la proposta di legge di Fabiano Amati (Pd): prevede di estendere agli operatori sanitari anche l’obbligo di vaccino anti-covid. L’ultima parola spetterà all’Aula.











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