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07/03/2010 19:36:09 - Provincia di Taranto - Altri Sport

Finisce 37 -57: la capolista doppia i padroni di casa. Ancora da definire l’avversario degli ionici nei Play out

 
 
Niente da fare per il Comes Dream Team. La mira di Davide è scarsa e la pietra scagliata dalla sua fionda è debole: il gigante Golia non solo resta in piedi, ma è inclemente con il suo avversario.
Il Santa Lucia, campione in carica e capolista, spadroneggia in casa del Dream Team e porta a Roma una facile vittoria con 20 lunghezze di vantaggio.
Non c’è stata partita al Palafiom, imperioso l’allungo degli ospiti sin dal primo parziale: gli ionici non sono mai riusciti a far scendere sotto i -7 il distacco dalla formazione allenata dal Coach Carlo Di Giusto. Nell’ultimo parziale l’affondo finale: il Santa Lucia cattivo in attacco e serrato in difesa chiude il match doppiando i tarantini. Finisce 37 a 57 il big match del Palafiom. La partita, decisiva per credere ancora nella salvezza diretta, ha cancellato le speranze dei delfini ionici, ormai matematicamente destinati ai Play out.
La partita.
Il coach Hewson non riserva sorprese e schiera il consueto starting five: Bandura, Stella, Miceli, Counts e Campbell in cabina di regia.
Il Santa Lucia parte subito bene e segna i primi due punti del match, prendendo rapidamente possesso del campo. Il team rossoblu fatica a trovare la sua misura, è insicuro sotto canestro e impreciso nei passaggi, il nervosismo in campo viene sfruttato dai romani, freddi come il ghiaccio e spietati in fase offensiva. Cresce il divario: 0-6 è il verdetto del tabellone dopo cinque minuti di gioco. Il Dream Team non trova il canestro e neppure riesce a contrastare l’abilità dei romani nello smarcarsi. La partita è più tattica che dinamica e ne fa le spese la spettacolarità, solo Campbell riesce ad entusiasmare i tifosi con una prodezza sotto canestro che esce di poco. A tre minuti dalla fine del parziale Bandura regala i primi due punti al Dream Team: 2-8 per gli ospiti, dichiara il tabellone. Segue la reazione del Santa Lucia che si riporta a +10. Gli ionici sono lenti nelle ripartenze e perdono punti su punti per un eccesso di imprecisione in area, solo Bandura mette in campo la grinta e continua ad andare a segno sfruttando ogni occasione, tiri liberi compresi.
Jake Counts, fino a quel momento in ombra, fa alzare l’ “Ola” dagli spalti con un canestro “plastico”, poi annullato, centrato nel corso di una caduta. 7-16 è il punteggio a due minuti dalla fine del parziale, ma il Santa Lucia non molla la presa e non concede illusioni di rimonta al Dream Team. Finisce 7-19, +12 ospiti, la prima frazione di gioco.
La ripresa è veloce, Gianluca Stella si apre un varco nella difesa catenaccio dei romani e va a segno da sotto. Nonostante qualche guizzo individuale, il Dream Team continua a mantenere percentuali molto basse di realizzazione, tanto quanto il Santa Lucia buca il canestro ad ogni ripartenza. Va meglio a rimbalzo per gli ionici, grazie anche ad un’inedita rotazione applicata da Coach Hewson: fuori Stella e Campbell e dentro Di Bennardo con Bandura.. Due lunghi in area fanno sentire il loro peso e rendono ancora più evidente la necessità di giocatori imponenti in casa Taranto.
Il pivot polacco continua a trovare la retina sempre dalla stessa posizione, sulla destra dell’area avversaria: risulta inspiegabile l’errore “diabolico” della difesa capitolina. A tre minuti dal fischio del direttore di gara, Jake Counts accorcia ancora il distacco, si tocca il minimo di-7 che però dura talmente poco da non poter alimentare negli ionici alcuna speranza di rimonta. Nella fila rossoblu si fa notare Leonardo Donvito, molto abile a portare palla e a scaricare sui compagni nel momento più favorevole. Nel secondo parziale, il Santa Lucia sottrae ai tarantini il primato dell’errore al tiro ma i padroni di casa non ne approfittano e non riducono le distanze. Hewson mette dentro Campbell al posto di Bandura ma l’americano non è in partita e spreca molto: perde palle preziose e non segna. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 18-27 per i romani.
La ripresa dopo l’intervallo lungo non cambia la musica in campo: il Dream Team resta in affanno, non riesce ad accorciare il passivo forzando il blocco della difesa avversaria, molto stretta e proattiva. Per oltre 3 minuti il risultato resta fermo, gli ionici sono legati e poco lucidi, il Santa Lucia concede qualcosa e non va a segno per eccesso di rilassatezza. Poi è Show capitolino, si susseguono i centri dei romani a fronte di un unico Bandura capace, per i rossoblu, di far salire il punteggio del tabellone. La difesa ionica è smagliata e pesa molto, ai fini del risultato, anche la scarsa incisività in fase offensiva di Campbell e Counts, entrambi irriconoscibili. I rossoblu rosicchiano qualcosa grazie ai tiri liberi messi a segno da Bandura e Campbell, ma sono briciole insignificanti rispetto ad un deficit pesante. Il fischio del direttore di gara chiude il 3° parziale sul punteggio di 28-40.
Gli ultimi 10 minuti di gioco scrivono una triste pagina nella storia agonistica del club ionico: i tarantini sembrano mollare del tutto la presa, ogni giocatore in campo appare come una monade isolata, il fraseggio è insufficiente, la comunicazione è stentata, è bloccato ogni tentativo di penetrazione in area avversaria. Lo scarico avviene solo su Bandura, unico giocatore rossoblu in grado di reggere il peso del match. Il Santa Lucia affonda colpi su colpi, negli ultimi 5 minuti di gioco regna il caos tra le fila ioniche, troppi i passaggi sbagliati e le palle perse. Il nervosismo e l’amara certezza dei play out spezzano ogni lucidità e convinzione in Di bennardo e compagni.
La stanchezza non è solo morale ma anche fisica, troppo corta la panchina del Dream Team targato 2009/2010: Gerry Hewson prova a far ruotare di più i suoi giocatori per dare sollievo alle braccia spezzate dei 7 a sua disposizione, ma 40 minuti di gioco, senza ricambi adeguati e contro una squadra con il piede sempre pigiato sull’acceleratore, sono insostenibili. Sul finire del match, rientra Counts al posto di Bandura e, in meno di due minuti, l’americano ha uno scatto d’orgoglio: recupera buoni palloni, guadagna e mette a segno due tiri liberi su due.
Sono gli ultimi sprazzi riusciti di una partita segnata in partenza e amara quanto a verdetto del tabellone: finisce 37 a 57 al Palafiom tra Taranto e Roma.
I play out sono matematicamente una realtà per gli ionici, resta solo da definire l’avversario nella lotta decisiva per la permanenza in serie A1. Padova, Sassari e Quartu Sant’Elena si contenderanno nelle ultime due gare della Regular Season la salvezza diretta, fra di loro c’è già il nome di chi contenderà al Dream Team il posto nel campionato di massima serie.
 
Mara Venuto
Responsabile Comunicazione Comes Dream Team
 
COMES DREAM TEAM - CBM SANTA LUCIA: 37-57
(Parziali: 7-19, 18-27, 28-40, 37-57)
 
TARANTO: Vincenzo Di Bennardo, Domenico Latagliata, Jeremy Campbell 7, Jackob Counts 9, Leonardo Donvito, Gianluca Stella 4, Krzystof Bandura 17, Domenico Miceli. Allenatore: Gerry Hewson
ROMA: Mohamed Alì Sanna 6, Sergio Cherubini 8, Sofyane Mehiaoui 7, Damiano Airoldi, Alberto Andrea Pellegrini 18, Matteo Cavagnini 9, Stefano Rossetti 4, Cosimo Caiazzo 5. Allenatore: Carlo Di Giusto
Arbitri: Lastella,Bocchi, Santangelo
 
Campionato di basket in carrozzina serie A1
INCONTRI VIIª GIORNATA (Ritorno)Sabato 6 marzo 2010
 
·        ANMIC Sassari - Amicacci Giulianova 60-52
·        ELECOM – G.S.D. Porto Torres 82-56
·        COMES DREAM TEAM - C.M.B. Santa Lucia 37-57
·        Padova Millennium Basket - Quartu Sant’Elena 73-68
·        AURORA Ass. Cantù – Porto Potenza Picena 56-43
 
CLASSIFICA VII^ GIORNATA (Ritorno)
 
-                      CMB Santa Lucia Roma Sport 26
-                       Porto Potenza Picena 24
-                      Lottomatica Elecom Sport Roma 24
-                       Mobili Polisportiva Amicacci Giulianova 18
-                       Aurora Assicurazioni Briantea '84 Cantù 16
-                       BA.D.S. Quartu Sant'Elena 14
-                       Padova Millenium Basket 14
-                       A.N.M.I.C. Sassari 12
-                       ASD COMES Dream Team Taranto 10
-                       G.S.D. Porto Torres 2










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