lunedì 23 settembre 2024


28/01/2021 10:24:56 - Salento - Attualità

Il cielo della Puglia è già celeste e se ad esso associamo dei vicoli stretti e medioevali ma colorati di un blu ormai sbiadito, tanto da essere diventato celeste pastello, allora la sensazione è proprio quella di essere coperti dolcemente dal manto della Madonna

Quarto viaggio virtuale nello nostra bellissima Puglia. Cosa dovete fare? Allacciate, le cintura, mettete il telefono modalità aereo e leggete di questo borgo blu come il cielo… Oggi vi porto a Casamassima.

Avete mai sentito parlare delle città le cui case sono state colorate di blu? Ne troviamo una in Marocco (Chefchaouen), in India (Jodhpur), Israele (Safed) e in Italia, precisamente a Casamassima in Puglia.

Pare che la colorazione blu indicasse il luogo dove gli ebrei avevano trovato rifugio, occupando aree prettamente musulmane.

Questa spiegazione però non trova fondamento nella città di Casamassima, per la quale si narra che nel 1600 la peste colpì la gente facendo molte vittime. L’unica salvezza fu la preghiera alla Madonna che compì il miracolo della guarigione. Il duca dell’epoca, Michele Vaaz signore di Casamassima, ordinò quindi che tutte le case fossero verniciate utilizzando calce viva per impedire il diffondersi della peste e stabilì, in onore della Madonna, che fossero di colore blu.

Casamassima è un paese a pochi chilometri da Bari, nel centro della Murgia, famosissimo per il centro commerciale. Un posto dove la maggior parte di noi pugliesi è andato solo per fare shopping e spesso ignorato per questa sua particolarità.

Il cielo della Puglia è già celeste e se ad esso associamo dei vicoli stretti e medioevali ma colorati di un blu ormai sbiadito, tanto da essere diventato celeste pastello, allora la sensazione è proprio quella di essere coperti dolcemente dal manto della Madonna.

Case blu di Casamassima nel centro storico

Arrivati in piazza Aldo Moro oltre alla chiesa del Purgatorio eretta intorno al 1700 noterete subito la porta dell'orologio, monumento simbolo del paese. Accedendo vi addentrerete nel piccolo centro storico.

Come tutti i borghi è un labirinto di viuzze spesso senza uscita, chiese antiche e palazzi tutti risalenti tra il 1700 e 1800. La Chiesa Madre, il Monastero di Santa Chiara e il Palazzo Ducale si trovano tutti all'interno del borgo antico.

Il palazzo ducale risalente al 1100 fu la residenza della famiglia Vaaz, ebrei di origine spagnola. L'origine ebrea della famiglia  fa pensare ad un 'altra ragione per la quale il colore è blu sui muri: il colore è stato indicato dalla Bibbia come rappresentante del popolo di Israele.

Ed eccoci finalmente a farvi vedere il borgo blu, iniziamo proprio dal'arco delle ombre, chiamato cosi per via del'illuminazione inesistenza all'epoca dell'unità d'Italia.

Si passeggia tra lo stupore e lo sguardo sorpreso degli abitanti che mai avrebbero creduto che le loro case ritinteggiate con colori più chiari o addirittura abbandonate e con l'intonaco che cadendo fa riesumare il vecchio colore originario, diventassero meta di turisti.

 

Annalisa Pizzi











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