lunedì 23 settembre 2024


14/02/2021 12:10:14 - Salento - Attualità

Per il momento nessuno può dire quanto ci vorrà a completare l’operazione. Il problema è ancora una volta legato al numero delle dosi in arrivo

Poco meno di metà dei 206mila over-80 pugliesi ha prenotato la somministrazione del vaccino anti-Covid. In tre giorni, insomma, c’è stato un vero e proprio assalto alla dose, rispetto a cui la macchina organizzativa messa su dalla Regione ha sostanzialmente retto.

Anche se le agende si sono riempite in modo molto rapido (soprattutto a Bari), e venerdì nella Bat si è arrivati per alcune ore al blocco delle prenotazioni, sono già 82mila i posti occupati. E di questi 34mila sono a Bari.

Per il momento nessuno può dire quanto ci vorrà a completare l’operazione. Il problema è ancora una volta legato al numero delle dosi in arrivo. Quelle in consegna a febbraio (tra Pfizer, Moderna e AstraZeneca) sono complessivamente 336mila, e devono tenere conto anche della necessità di terminare la fase-1. I numeri di marzo non sono ancora noti, e oltre che degli anziani (nati prima del 1941) bisognerà occuparsi del personale delle scuole e delle forze dell’ordine: impossibile fare previsioni senza conoscere la quantità di vaccini in arrivo.

Venerdì, in un incontro con la cabina di regia guidata da Michele Conversano, la Regione ha dato ai direttori generali delle Asl la direttiva di procedere alle prenotazioni degli over-80 per soddisfare tutti, allungando le agende fino a quando necessario.

Questo vuol dire, in alcuni casi, arrivare fino a maggio, perché non bisogna dimenticare la necessità di effettuare il richiamo dopo 30 giorni, dunque in parallelo con la campagna











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