lunedì 23 settembre 2024


10/03/2010 13:49:13 - Manduria - Politica

Idee e progetti molto simili. Le differenziazioni su nucleare, tutela del paesaggio, strutturazione del settore Urbanistica del Comune e scarico del depuratore

 
Idee e progetti per il futuro di Manduria a confronto all’interno del padiglione dei convegni della Fiera Pessima 2010.
Su iniziativa dell’Ascom Confcommercio, ieri sera i cinque candidati a sindaco delle prossime Comunali, stimolati dal moderatore Giuse Caforio, hanno illustrato i propri programmi per lo sviluppo della città. Dieci domande per un dibattito pacato e rispettoso, che ha perso un po’ di interesse allorquando, per un problema familiare, Paolo Tommasino, candidato del centrodestra, è stato costretto ad andare via.
Nonostante le posizioni politiche di fondo sostanzialmente differenti, quattro dei cinque candidati a sindaco hanno espresso idee e proposte quasi sempre molto simili, che si differenziavano solo per alcune sfumature. L’unico a esprimere una posizione molto radicale (una sorta di j’accuse continuo rivolto a partiti, stampa, Confcommercio, e così via), è stato il candidato di Sud Libero, Pompilio Rizzello, il quale, più che rispondere alle domande del moderatore, si è limitato a leggere, nel rispetto dei tempi concessi, una relazione pre-confezionata.
E così Mimmo Lariccia, candidato di Udc e Io Sud, ha, per esempio, rimarcato i tempi molto lunghi per il rilascio delle concessioni edilizie, facendo notare come questo comporti, sostanzialmente, un blocco di buona parte dell’economia.
«E’ indispensabile staccare i Lavori Pubblici dall’Urbanistica, nominando un altro dirigente con potere di firma, per cercare di riorganizzare il lavoro e possibilmente accelerare i tempi» ha affermato Lariccia. «Serve poi altro personale, anche perché l’anno prossimo andranno in pensione altri dipendenti».
Parlando di valorizzazione del centro storico, Cecilia De Bartholomaeis ha invece fatto notare come esista, da una dozzina di anni, un piano particolareggiato specifico, chiuso però in un cassetto degli uffici comunali.
«Più che strade enormi, per valorizzare il nostro territorio» ha poi aggiunto Cecilia De Bartholomaeis, candidata di Verdi e Italia dei Valori, «è importante tutelare il nostro splendido paesaggio. Altrimenti rischiamo di perdere una delle nostra invidiate attrattive».
Il candidato del centrodestra, Paolo Tommasino, ha auspicato un rilancio dei settori portanti della economia locale, con uno specifico sostegno, rimarcando, poi, la sua netta contrarietà sia al nucleare, che allo scarico a mare del depuratore consortile.
«Voglio chiarire che, nonostante la posizione a livello nazionale del mio partito, io sono assolutamente contrario all’ipotesi di costruire la centrale nucleare nel nostro territorio» ha affermato. «Non possono sempre far leva sui bisogni della nostra gente per far nascere impianti deleteri. Così come non possiamo accettare la decisione della Regione di scaricare a mare i reflui del depuratore».
Francesco Massaro, sindaco uscente, ha difeso l’operato della sua Amministrazione ed ha contrattaccato sul nucleare.
«Per il depuratore, esiste una delibera di Consiglio Comunale precisa, in cui, all’unanimità, avevamo respinto l’idea dello scarico a mare» ha dichiarato. «Non capisco, poi, come una persona che si dichiara contro il nucleare possa accettare di candidarsi per un partito che è favorevole all’energia nucleare, e che ha già scelto i siti, decidendoli di tenerli segreti sino a dopo le elezioni».










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