martedì 24 settembre 2024


19/03/2021 10:37:39 - Manduria - Attualità

Ogni classe ha seguito un percorso di conoscenza della vita di alcune vittime e ha disegnato una grande stella con i loro nomi

Domenica 21 marzo ricorre la XXVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia. La scuola secondaria di 1° grado “Marugj-Frank” dell’istituto comprensivo “M. Greco” da diversi anni aderisce alle iniziative dell’associazione “Libera”. Anche quest’anno, pur vivendo un momento storico particolare, la dirigente Maria Rita Pisarra, i docenti di Lettere, insieme agli alunni in Didattica digitale Integrata e in presenza a scuola, vogliono, con maggiore forza, far sentire la loro voce e il loro impegno  aderendo all’attività promossa dall’Associazione Libera.

A ricordare e riveder le stelle” è lo slogan scelto quest’anno, uno slogan che racchiude molti significati.

“A ricordare” vuol dire richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa, il 21 marzo è per loro “tornare” a essere nuovamente ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. “Riveder le stelle”, citando l’ultimo verso dell’Inferno della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte, vuole essere l’augurio di uscire dall’inferno della pandemia, un desiderio forte dei nostri ragazzi e di tutti i cittadini. Si desidera quindi, una nuova luce di cambiamento. Ogni classe ha seguito un percorso di conoscenza della vita di alcune vittime e ha disegnato una grande stella con i loro nomi. Le stelle sono il simbolo delle persone che ogni giorno hanno lottato e lottano ancora per la giustizia sociale.

Inoltre, venerdì 19 marzo, la scuola aderirà all’iniziativa del Presidio di Libera “Emanuele Basile” di Manduria e ogni classe leggerà alcuni nomi delle vittime creando così una staffetta tra le diverse scuole e le associazioni del territorio. Le stelle dei nostri alunni illumineranno il “firmamento” di chi si batte per la giustizia sociale e la legalità democratica. Perché come diceva Antonino Caponnetto: “La mafia teme la Scuola più della Giustizia, l’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa!”











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