martedì 24 settembre 2024


02/06/2021 10:14:22 - Manduria - Attualità

La proposta di riorganizzazione: riaprono alcuni reparti (peraltro misti), ma il Giannuzzi resta (fino a quando?) un polo di riserva per un’eventuale impennata della pandemia

Saranno riaperti due reparti “no Covid”, ma resteranno attivi altri due reparti per pazienti Covid.

E’ questa la proposta avanzata al direttore generale della Asl Stefano Rossi dal direttore medico del “Giannuzzi” Irene Pandiani. Non ci sarà, almeno per ora, la totale riconversione del presidio sanitario manduriano, che dall’autunno scorso è stato dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti Covid. Per la delusione di chi sperava nel ripristino di tutti i reparti e di tutti i servizi del “Giannuzzi”.

Mentre in altre strutture della provincia (Martina e Castellaneta, ad esempio), i reparti Covid si chiudono, all’area orientale della provincia si continuano a chiedere dei sacrifici: il “Giannuzzi” manterrebbe ben 32 posti letto riservati ai pazienti Covid come una sorta di “riserva” qualora la curva dei contagi subisse una nuova impennata. Eppure negli ultimi giorni il totale dei ricoverati al “Moscati” e al “Giannuzzi” è stato complessivamente inferiore alle 40 unità. Poiché questo dato continua a calare, forze politiche e associazioni locali speravano che tutti i pazienti Covid fossero dirottati al “Moscati”, consentendo, in tal modo, la riattivazione dei reparti e dei servizi no Covid del Giannuzzi.

La proposta di riorganizzazione del nosocomio manduriano prevede «un reparto di Medicina con 15 posti letto nel padiglione A , al 3° piano, in ambienti recentemente ristrutturati e già predisposti per la degenza. In questo reparto, potranno essere ricoverati pazienti con problematiche nefrologiche e cardiologiche. La responsabilità di questo reparto sarà affidata al dott. Fulvio Mastrandrea. Inoltre sarà predisposto un reparto chirurgico per pazienti negativi sia di Chirurgia che di Ortopedia, con 15 posti letto al 2° piano del padiglione A, dove attualmente sono ricoverati pazienti Covid positivi, in via di dimissione.

Nel padiglione B rimarranno attivi due reparti per pazienti COVID positivi, al 3° piano ed al 4° piano con 32 posti letto complessivi. Al 4° piano, nella sezione di sinistra, troveranno posto i pazienti chirurgici positivi. La responsabilità del 4° piano continuerà ad essere assegnata al dottor Francesco Turco.

Il Pronto Soccorso manterrà due accessi separati per i Covid negativi ed i positivi. La Terapia Intensiva, con i suoi 5 posti letto, non sarà più destinata a pazienti Covid positivi. I pazienti ricoverati che hanno necessità di Terapia Intensiva saranno trasferiti presso la Terapia Intensiva per pazienti Covid positivi dell’ospedale Moscati.

I dirigenti medici, che sono attualmente in servizio, potranno così dedicarsi anche all’attività di sala operatoria.

Il quartiere operatorio manterrà la doppia funzione di sala operatoria per pazienti Covid positivi e per pazienti Covid negativi».











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