martedì 24 settembre 2024


07/01/2009 17:37:37 - Manduria - Politica

Sul banco degli imputati il presidente del Consiglio Vico e il segretario comunale Spagnolo

 
Il Prefetto di Taranto, dott. Alfonso Pironti, riceverà domani sera, alle 18, i tredici consiglieri della minoranza di Manduria: i 12 del centrodestra e il rappresentante dell’Italia dei Valori Arcangelo Durante.
Al rappresentante più in alto dello Stato nella provincia jonica, la minoranza chiederà «un fermo ed autorevole richiamo al presidente del Consiglio Gianni Vico e al segretario comunale Spagnolo al fine di ripristinare, all’interno del consesso elettivo, le regole democratiche».
La «denuncia di illegittimità e di affossamento delle regole democratiche che devono essere garantite alla minoranza» era già stata nuovamente ribadita all’indomani della seduta del Consiglio Comunale del 28 dicembre scorso. In una lunga lettera inviata al Prefetto, la minoranza elenca tutte le presunte violazioni al Regolamento che sarebbero state perpetrate a Manduria. E si sofferma in particolare sulle ultime due.
«Nella stessa seduta è stata riscontrata e contestata subito la dicitura (argomento di seconda convocazione) che compariva nei punti all’ordine del giorno già proposti nella precedente seduta di prima convocazione precedentemente insediata e non trattata per la sopravvenuta mancanza del numero legale» scrivono i 13 consiglieri di minoranza. «.Per tanto i sottoscritti consiglieri sono usciti dall’aula e il Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno con 16 consiglieri, compreso il surrogante Buccoliero, mantenere il numero legale della seduta e procedere alla surroga. Pur non condividendo il chiarimento della Prima Sezione del Consiglio di Stato n.2755/05, che definisce automatica la surroga e consente la presenza del surrogante, a questo punto rientrati in aula per il secondo punto all’ordine del giorno, e cioè discutere e votare a scrutinio segreto la revoca del mandato del Presidente del Consiglio, così come previsto dall’art. 31 dello Statuto, il consigliere di maggioranza Della Rocca, sicuramente avendolo già concordato col Presidente, ha chiesto di mettere a votazione il ritiro del punto a voto palese surrettiziamente definito insufficientemente motivato. Questa richiesta è sembrata subito una bassa e scandalosa trovata per evitare una revoca che con voto segreto avrebbe sicuramente messo in condizione i consiglieri di decidere serenamente senza condizionamenti. Pertanto, negate le nostre legittime aspettative siamo stati costretti ad abbandonare l’aula consiliare ed il presidente, con soli 15 voti, ha ottenuto il ritiro del punto in questione che lo vedeva in discussione».
Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Briganti, rende altresì noto che la minoranza ripresenterà la richiesta di revoca del mandato al suo presidente del Consiglio, Gianni Vico, e che le motivazioni saranno esposte in una nota che sarà consegnata al Prefetto «affinchè non si possa più verificare che questo punto, già posto all’ordine del giorno, possa essere cancellato a seconda delle proprie utilità».










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