lunedì 23 settembre 2024


24/09/2021 09:44:36 - Provincia di Taranto - Attualità

Al primo posto vi è Oristano con 14. La media in Puglia è di 79 casi ogni 100mila abitanti. I casi in Puglia sono scesi, in una settimana, dell’11,5%. In area medica il 7% dei pazienti è affetto da Covid; in terapia intensiva il 5%

Coronavirus: scendono ancora nuovi casi (-14,9%), ricoveri ordinari (-5,5%) e terapie intensive (-6,9%), stabili i decessi. Vaccini: scorte per oltre 10 milioni di dosi, ma i nuovi vaccinati crollano del 41% in due settimane. Scuole: con variante delta misure insufficienti per limitare i contagi.

Questi dati della fondazione Gimbe per la nuova settimana (15-21 settembre). Dati che confermano un ulteriore calo di tutte le curve, ad eccezione dei decessi, che si confermano stabili. Sul fronte della campagna vaccinale, calano le somministrazioni (1,48 mln): questa settimana solo 486 mila nuovi vaccinati. L’esitazione vaccinale persiste negli over 50 e frena la fascia 12-19, dove quasi 1,5 milioni di ragazzi non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino.

Si mantiene molto elevata l’efficacia vaccinale: riduzione decessi e terapie intensive oltre il 95% e ricoveri in area medica del 93%.

Scuole: con una variante delta più contagiosa tra bambini e adolescenti serve un approccio multifattoriale composto da differenti interventi di prevenzione individuale e ambientale.

CASI - Il monitoraggio indipendente della fondazione Gimbe rileva nella settimana 15-21 settembre, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (28.676 vs 33.712) e una sostanziale stabilità dei decessi (394 vs 389). In calo anche i casi attualmente positivi (109.513 vs 122.340), le persone in isolamento domiciliare (105.060 vs 117.621), i ricoveri con sintomi (3.937 vs 4.165) e le terapie intensive (516 vs 554).

RICOVERI - «Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della fondazione Gimbe – si conferma il calo dei posti letto occupati da pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 5,5% in area medica e del 6,9% in terapia intensiva».

A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (7% in area medica e 6% in area critica), seppur con notevoli differenze regionali: per l’area medica si collocano sopra la soglia del 15% Calabria (18%) e Sicilia (17%); per l’area critica nessuna regione supera la soglia del 10%.

«Continuano a diminuire anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della fondazione Gimbe – con una media mobile a 7 giorni di 32 ingressi/die rispetto ai 36 della settimana precedente».

Vaccini: copertura degli over 50. L’89,5% della popolazione over 50 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con un irrisorio incremento settimanale nazionale (+0,6%) e nette differenze regionali: dal 93,7% della Puglia al 83,7% della Calabria. In dettaglio:

  • Over 80: degli oltre 4,4 milioni, 4.218.163 (94,1%) hanno completato il ciclo vaccinale e 97.875 (2,2%) hanno ricevuto solo la prima dose.
  • Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 5.379.699 (90,2%) hanno completato il ciclo vaccinale e 123.721 (2,1%) hanno ricevuto solo la prima dose.
  • Fascia 60-69 anni: degli oltre 7,3 milioni, 6.430.347 (86,4%) hanno completato il ciclo vaccinale e 203.388 (2,7%) hanno ricevuto solo la prima dose.
  • Fascia 50-59 anni: degli oltre 9,4 milioni, 7.614.133 (80,4%) hanno completato il ciclo vaccinale e 402.738 (4,3%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Complessivamente 3,7 milioni di over 50 (13,5%) non hanno ancora completato il ciclo vaccinale, con rilevanti differenze regionali (dal 16,3% della Calabria al 6,3% della Puglia): di questi, 2,88 milioni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. A fronte di un sostanziale appiattimento dei trend di vaccinazione in questa fascia di età, le fasce 20-29 e 30-39 anni continuano a salire, seppure ad un ritmo meno sostenuto, mentre la fascia 12-19 mostra segni di frenata.

Efficacia vaccini. L’efficacia del vaccino da aprile ad oggi si conferma molto elevata nel ridurre i decessi (95,7%) e le forme severe di malattia che necessitano di ricovero in area medica (93,1%) e in terapia intensiva (95,4%). Relativamente alle diagnosi di SARS-CoV-2, invece, l’efficacia si è ridotta dall’88,5% (periodo 4 aprile-11 luglio) al 76,9% (periodo 4 aprile-12 settembre), in misura inversamente proporzionale all’età: infatti, nella fascia 12-39 anni l’efficacia è scesa sino al 67,2% a inizio agosto, anche se nelle ultime due settimane è risalita al 69,3% .

«Tra i più giovani – spiega Cartabellotta – si sta verosimilmente esaurendo “l’effetto estate”, dove l’incremento dei contatti sociali e la minore attenzione ai comportamenti individuali, fondamentali per prevenire il contagio anche nei vaccinati, avevano ridotto l’efficacia vaccinale».

Nelle persone vaccinate con ciclo completo, rispetto a quelle non vaccinate, si registra un netto calo dell’incidenza di diagnosi e soprattutto di malattia severa che porta ad ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva o decesso: nelle varie fasce di età, le diagnosi di SARS-CoV-2 si riducono infatti del 78,5-82,6%, i ricoveri ordinari dell’87,2-95,8%, quelli in terapia intensiva del 92,2-98,1% e i decessi del 80,3-95,6% .

INCIDENZA DI CASI PROVINCIA PER PROVINCIA – Si alza quella di Taranto (da 15 a 21) e quindi la provincia scende dal primo al nono posto in Italia.

Questa la graduatoria:

Campobasso: 12 casi ogni 100mila abitanti su base settimanale

Oristano 14

Aosta 16

Vivo Valentia 17

Chieti, Sondrio, Como, Lecco 20

Taranto 21

Bari, Rieti, Verbano 22

Viterbo e Bergamo 23

Frosino 24

Gorizia 25

Le altre province pugliesi:

Brindisi e BAT 26

Foggia 29

Lecce 42

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 











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