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12/11/2021 19:35:18 - Provincia di Taranto - Cronaca

Oggi, in tribunale a Taranto, l’udienza preliminare del processo per il tragico incidente costato la vita, un anno fa, all’ottantenne di Palagianello:  il 17 dicembre la sentenza

La sua unica colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma ora il compianto Giuseppe Faravelli e i suoi cari, che sono assistiti da Studio3A, stanno per ottenere quanto meno un po’ di giustizia anche sul fronte penale.

Oggi, venerdì 12 novembre 2021, a un anno esatto dalla tragedia, in Tribunale a Taranto, avanti il Gup dott. Francesco Maccangano, si è svolta l’udienza preliminare del processo e l’unico responsabile di quel terribile incidente stradale ha chiesto di patteggiare la pena: si tratta di un 33enne di origini pakistane ma residente a Mottola. Il giudice ha quindi concesso un rinvio breve per dare modo all’imputato di formalizzare la richiesta di patteggiamento, fissando la prossima udienza al 17 dicembre 2021 per il pronunciamento della sentenza.

Il sinistro costato la vita all’ottantenne di Palagianello è accaduto il 10 novembre 2020, poco prima delle 8 del mattino, sulla Provinciale 26, la strada che collega Mottola Palagianello, nel territorio di quest’ultimo comune, in contrada Parco Casale Nord.

L’anziano, che nonostante l’età godeva ancora di ottima salute, stava percorrendo la SP 26 alla guida della sua Fiat Punto e procedeva tranquillamente per la sua strada in direzione Mottola, quando all’improvviso, a circa 200 metri dall’incrocio con la Provinciale 28, sulla sua vettura è piombata la Citroen C4 Picasso condotta dall’imputato che viaggiava in direzione Palagianello e che, affrontando una curva destrorsa, ha perso il controllo della sua macchina invadendo la corsia opposta proprio mentre stava sopraggiungendo l’incolpevole vittima.

L’impatto frontale è stato tremendo, la Punto è stata scaraventata fuori strada, si è ribaltata e ha finito la sua corsa capottata contro un muretto a secco che delimita la pineta circostante. Faravelli è rimasto ed è stato trovato esanime nell’abitacolo con la cintura di sicurezza regolarmente allacciata, ma anche questa sua condotta rispettosa delle regole del codice della strada non gli è bastata: è deceduto sul colpo a causa dei gravissimi politraumi riportati. Ai sanitari del 118 accorsi in ambulanza non è rimasto che constatarne la morte. Il conducente della Citroen, trasportato all’ospedale Santissima Annunziata, se l’è invece cavata con una prognosi di dieci giorni.

La Procura di Taranto, per il tramite del Pubblico Ministero dott. Maurizio Carbone, ha subito aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale iscrivendo nel registro degli indagati il 33enne di origini pakistane e acquisendo tutti gli atti, in primis il verbale dei carabinieri di Palaginaello che hanno effettuato i rilievi e acquisito anche la preziosa testimonianza di un automobilista di passaggio che seguiva con la sua vettura la Picasso e che ha quindi assistito a tutta la scena, confermando l’invasione di corsia da parte di quest’ultimo veicolo.

La moglie, i tre figli e i nipoti di Faravelli, per fare piena luce sui fatti e sulle responsabilità e ottenere giustizia, attraverso il consulente legale e responsabile della sede di TarantoLuigi Cisonna si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, in collaborazione con l’avv. Aldo Maria Fornari del foro di Bari: Studio3A che ha anche subito messo a disposizione per analizzare la dinamica e le cause del sinistro un consulente tecnico di grande esperienza in campo forense qual è l’ing. Maurizio Scudella.

A conclusione delle indagini preliminari, il Sostituto Procuratore ha quindi chiesto il rinvio a giudizio per l’imputato a cui si contesta di aver appunto invaso la corsia opposta “per colpa consistita in negligenza, imperizia, imprudenza e in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale (in particolare dell’art. 143 comma 12 del CdS), così collidendo violentemente con la Punto della vittima che sopraggiungeva nel senso contrario di marcia, provocandone con colpa la morte” per citare la richiesta del magistrato, datata 31 agosto 2021.

Riscontrando l’istanza, il Gup, con avviso del 10 settembre 2021, ha quindi fissato l’udienza preliminare odierna, preludio, tra un mese, alla condanna. I familiari di Faravelli si aspettano una per quanto parziale risposta anche dalla giustizia penale, pur nella consapevolezza che nulla e nessuno potranno mai restituire loro il loro caro e che qualsiasi pena non sarebbe commisurata alla loro immane perdita.











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