lunedì 23 settembre 2024


07/12/2021 07:27:05 - Puglia - Attualità

Alla base dello studio c’è l’idea di creare uno “schermo protettivo” con cui nascondere al virus la porta di ingresso nella cellula

Una nuova strategia per ostacolare l’infezione da coronavirus e la sua rapida diffusione tra le cellule: è il risultato di uno studio congiunto tra Istituto Italiano di Tecnologia, Scuola Superiore Sant’Anna e Università degli Studi di Milano, pubblicato sulla rivista Pharmacological Research. In particolare di Paolo Ciana (docente di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano), Vincenzo Lionetti (docente di Anestesiologia alla Scuola Superiore Sant’Anna) e Angelo Reggiani (ricercatore senior and principal investigator in Farmacologia all’Istituto Italiano di Tecnologia).

Gli scienziati hanno brevettato il primo tassello di quello che potrebbe diventare un farmaco, basato sull’uso di un «aptamero» di Dna, ovvero un breve filamento oligonucleotidico capace di legarsi in modo specifico a K353, rendendolo inaccessibile alla proteina Spike del coronavirus e prevenendo così l’infezione delle cellule. Per gli autori, «grazie a questo studio sarà possibile sviluppare un nuovo approccio terapeutico di precisione per prevenire l’infezione da Covid in forma grave, senza stimolare il sistema immunitario o avere effetti collaterali importanti».

Alla base dello studio c’è l’idea di creare uno “schermo protettivo” con cui nascondere al virus la porta di ingresso nella cellula. In questo modo, non potendo infettare la cellula bersaglio, il virus muore. Abbiamo individuato due aptameri in grado di legarsi efficacemente al recettore ACE2, “nascondendolo”.











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