lunedì 23 settembre 2024


29/01/2022 09:07:22 - Provincia di Taranto - Attualità

È questa la risposta che i suoi coetanei danno alla morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni schiacciato da una trave d’acciaio in una fabbrica metalmeccanica nei pressi di Udine

Ieri mattina, a Taranto, a piazza della Vittoria, si è tenuto un presidio di protesta da parte di studenti. È questa la risposta che i suoi coetanei danno alla morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni schiacciato da una trave d’acciaio in una fabbrica metalmeccanica nei pressi di Udine lo scorso venerdì.

«Di scuola-lavoro non si può morire» è stato lo slogan più diffuso tra striscioni e slogan scanditi nelle piazze, in cui i manifestanti non accettano che un evento così grave come la morte di uno studente sul lavoro possa essere derubricato a fatto di cronaca o considerato una fatalità imprevedibile. Le manifestazioni promosse da collettivi e studenti sollevano una contestazione chiara del modello dell’alternanza scuola-lavoro, denunciando la totale mancanza di tutele e sicurezza per gli studenti impegnati in percorsi che lì vedono lavorare gratuitamente e senza nemmeno limiti orari giornalieri.

«L’alternanza insegna agli studenti un lavoro fatto di sfruttamento e precarietà, insegna loro che è normale morire sul proprio luogo di lavoro, come nei fatti avviene ad oltre tre lavoratori ogni giorno» dichiara dalla manifestazione di Torino Simon Vial, responsabile scuola del Fronte della Gioventù Comunista. «Sosteniamo con tutte le nostre forze le manifestazioni studentesche di oggi. Gli studenti devono continuare a lottare con tutte le loro energie contro l’alternanza scuola-lavoro e un modello di istruzione che risponde alle esigenze della Confindustria per la formazione aziendale e li trasforma, anche, in un bacino di manodopera gratuita e senza diritti. Questa è una lotta è contro il governo Draghi che sta progettando un potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro con i fondi del PNRR e contro le forze politiche l’hanno introdotta a partire dalla “Buona Scuola”, a partire dal PD e dai vertici dei sindacati confederali.»

Adesione alla giornata di mobilitazione è arrivata anche da diversi sindacati, che a Taranto hanno visto partecipi rappresentanze di Cobas e Slai Cobas, assieme a studenti e rappresentanze di varie scuole della città: Calò, Maria Pia, Archita e Battaglini, e di Sveva del Vecchio (vice presidente di Consulta Provinciale), Valentina Meo (rappresentante di istituto del Calò)  e altre collettivi e organizzazioni: Ardita Due Mari, PaP e Arcigay.











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